Coronavirus, la tecnologia per contenere la diffusione del virus: partono i test in Umbria. Un orvietano collabora gratis con il governo.
L’obiettivo è ambizioso: usare la tecnologia per contenere la diffusione del virus Sars-Cov-2, favorire la comunicazione fra le autorità e i cittadini e scongiurare nuovi picchi. Un precedente è quello della Corea del Sud. Il governo sta ricevendo proposte da tutto il mondo, fino a ieri tra aziende e startup sono arrivati più di 700 progetti. Ora , con una task force di tecnici ed esperti ,verrà scelto il progetto più utile al raggiungimento degli obiettivi. C ‘è un denominatore comune diffuso tra le proposte presentate: il tracciamento degli incontri delle persone positive nei giorni precedenti alla diagnosi. La valtellinese Webtek sta per iniziare un test in Umbria, sfruttando la localizzazione Gps degli smartphone. ” Se è attiva, l’app StopCovid19 invia i dati a un sistema di business intelligence che fornisce i risultati alle autorità competenti. Non tracciamo tutti i movimenti, ma solo i punti di incontro “, spiega l’amministratore delegato di Webtek Emanuele Piasini al Corriere della Sera. C ‘è un ‘azienda umbra di Orvieto, tra le più avanzate nel mondo, che è pronta a collaborare gratis con il Governo. L’app del gruppo Vetrya di Luca Tomassini, si affida a Bluetooth per far dialogare gli smartphone con i dispositivi vicini. ” Il cuore del progetto è la piattaforma che elabora i dati e fa analisi predittive per scartare gli incontri frequenti “, afferma il Presidente e amministratore delegato di Vetrya, l ‘orvietano Luca Tomassini. La funzione è quella di tracciare in maniera chirurgica gli spostamenti delle persone contagiate attraverso un sistema sostanzialmente basato sull ‘intelligenza artificiale. Vetrya è un gioiello umbro che fornisce servizi digitali in tutto il mondo: Italia, Brasile , Spagna, Stati Uniti, Malaysia. Si prova a ricorrere alla tecnologia per fronteggiare il virus, con l’ Umbria che può dare un grande contributo per uscire dalla crisi.