Massimo Gnagnarini nuovo presidente di Italia Viva: vince Guasticchi e perde Fora

Congresso principalmente sul web per Italia Viva dell’Umbria. Il voto on line è stato il vero protagonista  del primo congresso regionale dei renziani umbri. Circa 300 gli iscritti chiamati a scegliere il nuovo “capo” umbro. I numeri sono modesti ma la competizione interna è stata esuberante con diversi retroscena da raccontare. Ha vinto Massimo Gnagnarini, orvietano, già assessore comunale al bilancio del comune di Orvieto, ex segretario della comunale della Dc dal 1985 al 1992. Gnagnarini nel novembre del 2017, quando era assessore al bilancio del comune di Orvieto nella giunta guidata dall’allora sindaco Giuseppe Germani, sollecitato da un cittadino sulla “questione zingari” a Orvieto Scalo scrisse in un post “Neanche zio Adolf è riuscito a risolvere il problema dei rom”, una uscita infelice che gli costò le dimissioni dalla giunta. Gnagnarini, 68 anni, ha vinto con appena tre voti in più sull’assessore del comune di Spoleto Manuela Albertella che si è fermata a 115 . Terzo il coraggioso e distaccato Nicola Preiti, che ha raccolto 37 voti. Secondo le prime indiscrezioni, il successo di Gnagnarini è dovuto al massiccio sforzo messo in campo dall’ex presidente della provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi che avrebbe fatto convergere sul nuovo presidente del partito una settantina di voti. Guasticchi, ormai fuori dalle dinamiche di Italia Viva, avrebbe così determinato la sconfitta della candidata di Andrea Fora iscritto da un pò di tempo al partito di Matteo Renzi. Un congresso, quindi, all’insegna di un contrasto vivace tra Fora e Guasticchi che si è concluso con la sconfitta dell’ex leader di Confcooperative e la vittoria dell’ormai ex renziano presidente della provincia di Perugia. In gioco c’era il controllo del partito umbro che ora rischia di diventare un problema in vista delle prossime elezioni comunali e regionali del 2024.