Aborto farmacologico, la Toscana autorizza la pillola anche fuori dall’Ospedale. Attacco alla Tesei: “Solo chi intende punire le donne fa diversamente”.
Mentre l’Umbria decide per il ricovero obbligatorio di tre giorni, la vicina Toscana decide che la pillola RU486 potrà essere somministrata anche fuori dall’Ospedale, negli ambulatori preposti. Lunedì prossimo, 29 giugno, la giunta regionale della Toscana approverà una delibera che va in questa direzione. ” Avevamo ritenuto di fare questa delibera – dichiara il Presidente Enrico Rossi – ben prima della sciagurata decisione dell’Umbria per evitare alle donne, quando è possibile, di recarsi nei reparti di ginecologia. E’ inutile far soffrire le donne più di quanto già non debbano fare di fronte a decisioni non certo semplici come quella di abortire”. Poi arriva la stoccata velenosa alla Tesei: ” Solo chi intende punire le donne cerca di rendergli le cose più difficili”. Con la decisione di lunedì la regione Toscana prevede l’erogazione della pillola anche negli ambulatori collegati agli ospedali, così come recita la legge 194. La delibera affermerà altre cose per risolvere una serie di ostacoli tecnici: sarà fondamentale implementare le informazioni e i riferimenti relativi al percorso di interruzione volontaria di gravidanza, e garantire la privacy per tutto il percorso nonchè adeguati setting di accoglienza. In Toscana già il 12 maggio scorso è stata approvata dal Consiglio Regionale una risoluzione che aveva l’obiettivo di garantire ” la piena applicazione della legge 194″ La decisione della assemblea legislativa toscana era stata preceduta da un parere del consiglio sanitario regionale.