Agricoltura sociale: l’Umbria si dota di una legge che rafforza la funzione delle imprese agricole
Con approvazione unanime da parte dell’Assemblea Legislativa del disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale in materia di agricoltura sociale e fattorie sociali, avvenuta questa mattina al termine di un iter partecipativo caratterizzato da un confronto costruttivo, e che ha portato alla condivisione, sempre all’unanimità, in sede di Commissione consiliare di alcuni emendamenti migliorativi, l’Umbria si dota di un’importante normativa che rafforza la funzione sociale e il valore aggiunto delle imprese agricole. Ad esprimere soddisfazione è il Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Regione, Roberto Morroni.
La legge regionale, che prevede ‘Ulteriori modificazioni e integrazioni al Testo unico dell’Agricoltura (legge regionale ‘12/2015’), oltre a recepire la normativa nazionale che promuove l’agricoltura sociale, valorizzando la multifunzionalità delle imprese del settore finalizzata allo sviluppo di interventi e di servizi socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, e per innalzare la qualità della vita delle famiglie e delle comunità in particolare nelle zone rurali o svantaggiate, risponde alle esigenze reali del comparto, che in questi ultimi anni ha suscitato un crescente interesse sia per i benefici in termini sociali sia per le opportunità di creazione di reddito.
Punti qualificanti sono il riconoscimento delle attività di agricoltura sociale e di fattorie sociali (per le quali è prevista l’iscrizione ad un elenco regionale) esercitate dagli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, la presenza nell’ambito della fattoria sociale di un soggetto qualificato che ha frequentato un apposito corso di formazione; l’utilizzo di bevande e cibi prodotti, lavorati e trasformati nel territorio regionale nel caso di somministrazione di pasti e bevande nell’ambito dell’esercizio dell’attività di agricoltura sociale. Vengono poi ampliate le forme di sostegno e promozione a favore delle fattorie sociali e istituito l’Osservatorio regionale sull’agricoltura