Bori-Meloni (Pd), c’è un progetto di smantellamento della sanità pubblica
” Più che un aggiornamento del Piano di efficientamento e riqualificazione del sistema sanitario regionale 2022-2024, quello approvato dalla giunta regionale è un vero e proprio progetto di smantellamento della sanità pubblica. Attraverso un atto di programmazione, e non una mera deliberazione, la Giunta Tesei decide di tagliare circa 30 milioni alla spesa sanitaria, riduce da 12 a 4 i distretti sanitari e impone d’ufficio il ridimensionamento dei servizi territoriali, reparti e addirittura interi ospedali”, lo affermano i consiglieri regionali del Pd Tommaso Bori e Simona Meloni. “E’ inaccettabile – affermano – che l’intero impianto della sanità regionale venga ridisegnato con atti amministrativi. In assenza di un nuovo Piano sanitario, annunciato e mai approvato, vengono adottati provvedimenti, lacrime e sangue, che rifuggono dal confronto democratico ed eludono norme e regolamenti regionali. Per questo motivo intendiamo sottoporre questi atti alla verifica della Commissione di garanzia statutaria istituita presso l’Assemblea legislativa. Gli atti di programmazione sanitaria dovrebbero infatti essere quanto meno discussi e condivisi in Consiglio regionale”.. Tagliare oltre 13 milioni di euro “alla spesa farmaceutica” come è stato deciso – proseguono Bori e Meloni – significa far gravare gran parte dei costi sulle tasche dei cittadini. Ridurre di 4 milioni di euro all’anno la spesa per l’acquisto di dispositivi medici e, altrettanti, per beni e servizi sanitari e non sanitari, significherà, in molti casi, non poter mettere a disposizione delle strutture sanitarie quanto è necessario e urgente ad una corretta presa in carico dei pazienti. Prosegue quindi il processo di smantellamento di quel sistema sanitario locale che avevamo conosciuto fino al 2019 e che, seppur non esente da critiche e mancanze, era stato un modello di efficienza riconosciuto per anni dal ministero della Sanità”: