Carnevale al Chianelli tra maschere tradizionali, giochi e musica per grandi e piccini
Le maschere tradizionali italiane sono state le protagoniste del Carnevale al Residence “Daniele Chianelli”. A partire dal Bartoccio, figura tipica di Perugia, per poi salire in Veneto con Arlecchino, passando per Firenze con Stenterello, nelle Marche con il tradizionale Mosciolino, a Napoli, con il famosissimo Pulcinella, fino alla Calabria con Giangurgolo e alla Sardegna con Compodori. Le maschere, che rappresentano le provenienze da tutta Italia dei pazienti in cura nei reparti di Ematologia ed Oncoematologia pediatrica, indossate da pazienti e familiari ospiti al Residence, sono state interamente realizzate da loro nell’ambito dei laboratori di Carnevale. Principesse, cowboy, super eroi e fatine invece per i più piccoli che, insieme alle maestre della scuola in ospedale dei “Coniglietti bianchi” hanno realizzato bellissime maschere. Via libera, inoltre, alla danza con l’esibizione delle volontarie e dei volontari sulle note di “Mamma mia” degli Abba. Tanta musica poi con il musicoterapeuta, Lorenzo Capolsini, insieme ai volontari e ai piccoli pazienti dell’Oncoematologia pediatrica, come Dion, bimbo di 9 anni guarito dalla leucemia, che oltre ad esibirsi alla batteria ha anche recitato una simpatica filastrocca di carnevale. Tante risate, infine, con il gruppo di volontari “Matti per la vita” di Gubbio che hanno eseguito due divertentissimi sketch e con i Vip clown tra scherzi e giochi.
“Abbiamo voluto regalare ai nostri bimbi -ha detto Franco Chianelli – un giorno di allegria e spensieratezza. Giornate come questa per noi sono frequenti grazie all’aiuto dei nostri volontari e rappresentano una grande iniezione di energia. È bellissimo anche rivedere i bambini ormai fuori dalla terapia, tornare al Residence guariti per festeggiare insieme a noi. Vederli ballare, cantare e sorridere ci aiuta a superare i momenti più difficili e bui come quello che sta vivendo ora la sanità umbra, ad andare avanti e tentare di superare le difficoltà”.