Caso Suarez, ironia social e indignazione. Studenti arrabbiati e città offesa.

C’è un grande imbarazzo in città per quanto sta emergendo dall’inchiesta dall’inchiesta sul caso Suarez. Con il passare delle ore si aggiungono particolari che mettono in crisi l ‘ intera comunità degli studenti e Perugia.  La magistratura farà il suo corso e gli indagati avranno diritto di difendersi e spiegare le proprie ragioni, ma il danno di immagine per l’Umbria è stato grande. Alcuni docenti si sono già dissociati, mentre gli studenti manifestano una rabbia senza precedenti. Soprattutto quelli in attesa di cittadinanza. ” Vengo dall’Algeria, studio a Perugia da quattro anni, provo rabbia nel sapere che un esame di mezz’ora avrebbe reso Suarez italiano”, dice Omar, in attesa di cittadinanza. L’esame che ha fatto Suarez dura di solito non meno di due ore e lui lo ha fatto in 30 minuti, impossibile soprattutto con un corso on line di poche ore, denuncia al Corriere della Sera Henok, studente etiope iscritto all’Università per stranieri di Perugia. In una nota gli studenti della Stranieri chiedono chiarezza e giustizia: ” La comunità studentesca, che ci onoriamo di rappresentare, è arrabbiata, delusa, sconvolta da queste notizie”. La vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein non risparmia nessuno: ” Sembra sia più facile ottenere la cittadinanza per un calciatore, che per migliaia di ragazzi nati o cresciuti in Italia, che parlano italiano. I diritti sono uguali per tutti, non privilegio di pochi”.  Quello che a Perugia in molti ormai dicono ad alta voce è che una condanna già c’è: è quella che arriva dalla violazione del sentire comune, del senso di equità, del rispetto delle regole morali. Una condanna che non arriva dalle aule dei tribunali, ma guardandosi attorno, respirando l’indignazione della gente, vivendo la rabbia di tanti studenti stranieri in attesa della cittadinanza,  ma da chi lotta perchè gli venga riconosciuto ciò che gli aspetta. Ma non manca nemmeno l’ironia sui social. Un diluvio di tweet dedicati al calciatore ex Barcellona. Uno di questi raffigura Suarez vestito da Papa che pronuncia la famosa frase di Wojtyla: ” Se mi sbaglio mi corrigerete”.  In tanti lo prendono in giro rievocando il morso a Chiellini ai mondiali del 2014 in Brasile: ” Eppure masticava così bene l’italiano”. E ancora: ” Un esame mordi e fuggi !”.