Clienti a tavola e multe: locali aperti per protesta a Ferro di Cavallo
Il segnale di una crescente insofferenza per i limiti imposti dalle misure anti-Covid è evidente ma a disobbedire al divieto di apertura serale sono stati pochissimi in Umbria. E’ andata così la prima giornata di protesta di ristoratori ed esercenti di bar e tavole calde, che ieri hanno aderito in tutta Italia all’iniziativa #IoApro. Il via alla disobbedienza, sfidando multe e rischio chiusura, c’è stato per adesso soltanto a Ferro di Cavallo dove il proprietario del ristorante ” Dal Gale” – Daniele Bartolini – ha tirato dritto. Del resto Bartolini lo aveva annunciato: ” Resterò aperto al pubblico anche di sera”. Lo avevano saputo anche le forze dell’ordine che si sono presentate verso le 20 con più pattuglie di Carabinieri, Finanza e Polizia. Il locale, tra le proteste dei presenti, è stato chiuso e i clienti sono usciti, non prima di essere stati identificati. Al titolare è stata notificata la multa ed è scattata la segnalazione al Prefetto di Perugia. Anche gli avventori si ritroveranno con una multa che verrà notificata presso l’abitazione. Secondo alcune indiscrezioni all’iniziativa #IoApro avrebbero aderito alcuni esercenti dell’Alta valle del Tevere, Finanza e Carabinieri stanno svolgendo le dovute verifiche e sono alla ricerca di riscontri. Come si diceva in realtà sono stati pochissimi assai quelli che hanno aderito alla disobbedienza . Tra i gestori, infatti, sono prevalsi dubbi, paura di dover aggiungere le multe ai debiti accumulati. Un grido disperato di aiuto che le stese forze dell’ordine comprendono ma le regole non possono essere violate. Ieri in Umbria la tensione è comunque rimasta nell’alveo della protesta simbolica.