Confindustria, e’ tempo di decisioni per gli industriali umbri. A Roma si sceglie il nuovo numero uno.
Dalla prossima settimana si fa sul serio. Non ci si puo’ piu’ nascondere dietro a tatticismi e bisogna metterci la faccia. Il 23 marzo prossimo, infatti, il consiglio generale dovra’ designare il numero uno di viale Dell’Astronomia. La corsa e’ gia’ iniziata, per adesso ci sono cinque autocandidature e le prime alleanze vengono alla luce. I candidati stanno girando per l’Italia a cercare le firme sotto la propria candidatura, si sono presentati alle assemblee territoriali e stanno battendo palmo a palmo le diverse regioni. Con chi si schierera’ la piccola Umbria ? Con Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda cha da sola ha un decimo dei voti dell’assemblea oppure con la torinese Licia Mattioli, 52 anni, candidata del nord Ovest, unica donna in pista, attuale vicepresidente di confindustria, appoggiata dal presidente uscente Vincenzo Boccia. Gli altri candidati sono Andrea Illy, presidente di Illycaffe’,Emanuele Orsini di Federlegno Arredo e Giuseppe Pasini, 58 anni, presidente degli industriali di Brescia, che guida una azienda nel settore dell’acciaio con un fatturato che supera abbondantemente 1 miliardo di euro. Secondo voci di corridoio il presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni non avrebbe ancora deciso, sta aspettando chi dei candidati fara’ un passo indietro e, soprattutto, vedere quali alleanze si formeranno nei prossimi giorni. Alunni, confessa uno che conosce bene le dinamiche degli industriali umbri, scegliera’ alla fine, solo quando sara’ certo di come finira’ la partita. Il giovane presidente umbro vuole salire sul carro del vincitore, per questo vuole aspettare il momento giusto e non fare scelte precipitose. Se fosse per lui avrebbe gia’ scelto Licia Mattioli l’imprenditrice torinese che ha il sostegno del Piemonte e della Liguria oltre a un pezzo consistente della Toscana. Ma in questi casi le scelte vanno oltre i desideri, essendoci in gioco equilibri non di poco conto. Alunni alla fine scegliera’ il candidato che lo garantira’ di piu’ anche su possibili ruoli nazionali da ricoprire. L’Umbria conta veramente poco in termini di voto (qualcosa meno dell’1%) pero’ rappresenta sempre una regione del paese. Sara’ il consiglio di confindustria umbria a dare l’indicazione di voto, ma ad esercitarlo sara’ l’imprenditore ternano . Nel segreto dell’urna Alunni sara’ libero di scegliere e , in quel momento, potrebbe anche discostarsi dal mandato ricevuto. Ne sa qualcosa il ” pover0″ Ernesto Cesaretti quando l’ultima volta fu costretto a scegliere tra Boccia e Vacchi.Dai prossimi giorni inizieranno anche in Umbria incontri tra i diversi membri del consiglio, per provare a trovare una intesa, cosa non semplice in considerazione delle ultime dinamiche dentro Confindustria Umbria .