Consiglieri eletti a Perugia, chi ride e chi piange: tanti esclusi tra gli uscenti
Dopo la vittoria del centrosinistra a Perugia c’è chi si lamenta, chi accusa e chi esulta. Le maggiori recriminazioni arrivano naturalmente dai candidati consiglieri del centrodestra dove si registrano esclusioni eccellenti. Tra i candidati di Fratelli d’Italia l’assenza che fa più rumore è sicuramente quella dell’avvocato Michele Nannarone, capogruppo uscente, stimato e apprezzato avvocato del foro di Perugia, che con i suoi 433 voti è rimasto fuori dal prossimo Consiglio comunale. Più di quattrocento voti, tutti personali, non sono bastati al noto professionista per essere di nuovo eletto. Resta fuori anche la fedelissima dell’assessore regionale Paola Agabiti in Urbani, da poco passata con Fdi. Infatti, Francesca Vittoria Renda si è fermata a 472 preferenza risultando soltanto settima, troppo lontana per entrare a Palazzo dei Priori. Bocciature pesanti anche tra i candidati della lista Forza Italia-Fare Perugia. Il primo degli esclusi è il campione delle preferenze Federico Lupattelli che anche questa volta si è aggiudicato una notevole quantità di voti: 653. Tante preferenze che però non bastano per conquistare un seggio nell’Assemblea cittadina. Ancora più rumore crea la estromissione dell’assessore uscente Otello Numerini che ha conquistato 646 voti risultando il secondo dei non eletti. Stesso numero di voti (646) per il consigliere uscente Michele Cesaro, anche lui rimasto fuori dal palazzo. Chi non può esultare è anche l’altro assessore della giunta Romizi: con 385 preferenze Gabriele Giottoli si è piazzato a metà classifica. Male anche Roberta Ricci (227) e l’ex assessore della giunta Boccali Peppino Lomurno (194). Il risultato deludente di Progetto Perugia consuma altre “vittime” illustri: la cattolicissima Edi Cicchi, assessore uscente vicina alle gerarchie ecclesiastiche, resta fuori dal prossimo Consiglio comunale pur ottenendo 749 voti personali. Bocciati anche il poliziotto Massimo Pici (385 voti), gli ex consiglieri comunali Cristiana Casaioli (266) e Michele Fioroni (143). La Lega di Perugia resta addirittura senza consiglieri comunali: l’ex assessore Luca Merli (528) è costretto a lasciare Palazzo dei Priori. Se la cava il presidente del Consiglio Comunale uscente Nilo Arcudi che torna a palazzo, insieme a Chiara Calzoni, ma dovrà lasciare lo scranno più alto dell’Assemblea cittadina. Bocciata l’ex consigliere Emanuela Mori (292) e l’avvocato Marco Brusco, che comunque senza aiuti di partito è riuscito a ottenere 250 voti tutti personali. Tra i candidati del Partito Democratico, che porterà ben 9 consiglieri a Palazzo dei priori, resta fuori il capolista Francesco Maria Perrotta che si è fermato a a 341 consensi personali. Resta fuori anche Aurora Caporali con 272 preferenze. Nella lista Pensa Perugia-Per Vittoria Ferdinandi bocciatura per il ginecologo Floriano Ventura, già consigliere comunale, che ha ottenuto 115 voti. La lista Perugia Per la Sanità elegge un solo consigliere comunale (Fabrizio Ferranti) lasciando a casa candidati importanti come Raffaele Goretti (119 preferenze), Lucio Caporizzi (43) e Rosellina Brasacchio (154). L’altra lista civica di Vittoria Ferdinandi (Orchestra per la Vittoria) elegge un solo consigliere comunale (Fabrizio Croce) lasciando senza seggio la consigliera uscente Lucia Maddoli (419) e l’ex grifone Michele Nappi (142).