Conteggi sbagliati, ribaltone eletti: Pavanelli (M5S) e Polidori (Fi) vanno a Roma. Delusione Squarta, cosa è successo nelle ultime 48 ore
Il pasticcio dei conteggi sbagliati ha regalato anche in Umbria un vero e proprio ribaltone che ha coinvolto diversi candidati. Fra esclusi che rientrano e eletti che invece perdono il posto, c’è anche chi ha visto sfumare in extremis l’elezione. Quel che è certo è che si è scatenato un polverone . In Umbria Pier Luigi Spinelli del Pd ha lasciato il posto a Emma Pavanelli del M5S mentre Catia Polidori di Forza Italia subentra a Chiara La Porta di Fratelli d’Italia. Naturalmente forte delusione c’è in Fratelli d’Italia che perde un parlamentare con Marco Squarta “costretto” a restare a Palazzo Cesaroni. Decisione amara anche per il Pd che vede sfumare così la possibilità di conquistare un secondo posto alla Camera dei dei Deputati. Ma cosa è successo al Viminale per procurare questo caos che ha coinvolto un pò tutte le Regioni ? C’è stato un errore macroscopico nell’assegnazione dei seggi: in ballo il destino di una trentina di candidati alla Camera, vittime dell’errore di ripartizione dei seggi al proporzionale. Un pò come in una lotteria. Gli errori riguardano soltanto la Camera dei Deputati, perché al Senato c’è un altro meccanismo di assegnazione che è su base regionale. C’è da precisare che malgrado il caos di questi due giorni non c’è qualche partito che guadagna seggi e qualcun altro che ne perde. Il numero dei seggi distribuiti a livello nazionale a ciascun partito è rimasto invariato, in questa prima parte non ci sono stati errori. Il caos c’è stato sul secondo passaggio, quello che riguarda il destino dei singoli deputati. Insomma, è stata sbagliata la ripartizione dei seggi. In termini tecnici funziona così: la legge elettorale attuale prevede che quando un partito dentro una coalizione prende più dell’ 1% delle preferenze e meno del 3% (la soglia di ingresso in Parlamento) i suoi voti debbano essere ripartiti dentro la sua coalizione. Bene: questo secondo passaggio non è stato fatto. L’unico partito che si trovava in questa condizione era +Europa, ma la mancata ripartizione dei suoi voti non è rimasta circoscritta al centrosinistra. Ha innescato una reazione in tutti i partiti. Un vero e proprio pasticcio che ha attribuito in modo errato i resti.