Corciano, maltrattamenti all’asilo: la maestra patteggia condanna a un anno e mezzo
Ha patteggiato un anno e mezzo di reclusione, pena sospesa, la maestra d’asilo 47enne, perugina, accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini. Alla maestra, difesa dagli avvocati Nicodemo Gentile e Daica Rometta, la procura contestava comportamenti particolarmente duri nella gestione dei bambini dell’asilo “Giamburrasca” di Corciano. Infatti, secondo la Procura della Repubblica di Perugia avrebbe preso a schiaffi i piccoli, li avrebbe costretti a mangiare con forza e chiusi nel dormitorio al buio. In diverse occasioni avrebbe rivolto ai bambini “frasi volgari” e presi a sculacciate. Dalle indagini sarebbe, quindi, emerso che i minori “affidati alle sue cure e alla sua vigilanza” sarebbero stati “maltrattati e sottoposti a una serie di sofferenze fisiche e orali”. In una occasione avrebbe spinto il cibo nella bocca di una bambina con il cucchiaio mentre un bambino sarebbe stato preso “con violenza” per un braccio e “trascinato in dormitorio”. A far scattare le indagini fu una educatrice della struttura. L’imputata si era già scusata per alcuni suoi comportamenti ma si è sempre dichiarata estranea alla ricostruzione dei fatti soprattutto sulla sua volontà di “umiliare o vessare i bambini”. Gli stessi legali della donna hanno voluto ridimensionare le accuse respingendo con determinazione l’accostamento della struttura ad un lager. La vicenda, che colpì molto la comunità di Corciano, si è così chiusa questa mattina davanti al Gup del Tribunale di Perugia, Margherita Amodeo, che ha accolto l’intesa sulla pena raggiunta tra il pubblico ministero Mario Formisano e i due legali della maestra.
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