Coronavirus, la Tesei chiede aiuto al Governo: ” Servono ventilatori da terapia intensiva”. Foligno terzo ospedale per l’emergenza.

Cresce in Umbria il numero dei pazienti con problemi respiratori, aumenta la necessità di avere più posti di terapia intensiva e la Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria Donatella Tesi chiede aiuto al Governo nazionale. Dopo il tiro alla fune di ieri, che aveva tutto il sapore di una disputa politica, la governatrice umbra sembra tornata a più miti consigli e rinuncia alla gara di forza con il Governo. Il tono della lettera resta ancora abbastanza alto ma scompare la velata “minaccia”  di fare da soli. ” La principale difficoltà in questo momento  – scrive la Tesei – è riuscire ad ottenere il materiale richiesto, ventilatori da terapia intensiva su tutto. Oggi abbiamo inviato una nuova lettera alla protezione civile nazionale e al Governo chiedendo il rispetto degli impegni presi”. Poi torna sulla richiesta fatta precedentemente a Palazzo Chigi:” alla nostra richiesta , datata 2 marzo, di 60 ventilatori per la terapia intensiva è seguita unicamente la fornitura del 20 marzo di 10 unità così suddivise: 2 ventilatori per uso domiciliare, 3 portatili, forniti senza batterie e con grafiche in cinese e solo 5 utili per i posti fissi di rianimazione. Come se non bastasse di questi ultimi 5, ben tre, essendo modelli esteri, necessitano di adeguamento di attacchi dell’ossigeno che riusciremo ad ottenere non prima di tre giorni “. Poi precisa che occorre avere immediatamente ” 10 ventilatori, tutti utilizzabili per la terapia intensiva ospedaliera, e almeno altri 33, così da soddisfare le attuali esigenze di incremento di posti “. Poi rivela una iniziativa che certifica,ammesso che ce ne fosse bisogno, il rischio di andare per conto proprio: ” la Regione si era già attivata da tempo per dotarsi di parte della strumentazione necessaria anche in maniera autonoma, attraverso le donazioni di Fondazioni, Associazioni e privati. Non si sono concretizzate a causa della requisizione di una gran fetta delle produzioni da parte della Consip”. Basta leggere le notizie che arrivano da tutto il mondo per capire che in questo momento prevale la penuria di solidarietà anche tra paesi storicamente amici, e non solo. Ogni nazione pensa per sé, usando ogni mezzo per garantirsi le armi vincenti contro il virus: tamponi, mascherine, respiratori. Addirittura gli Stati Uniti sono riusciti a comprare mezzo milione di Kit per individuare il contagio a Brescia. E li hanno trasferiti a Memphis con un aereo militare,con l ‘azienda italiana che ha replicato che si tratta di  prodotti in libera vendita. La verità è che il mondo intero è in guerra e per la prima volta nella storia sembra essere di tutti contro tutti, senza più alleanze. In questo contesto a chi può venire in mente che l ‘Umbria può affrontarla da sola ? Fa bene, invece, la Presidente Tesei ad invitare tutte le forze politiche regionali a dare una mano, considerata  la disponibilità espressa più volte ” a fare la propria parte, tenendo presente che la partita dei ventilatori è fondamentale “. L ‘obiettivo della Regione è di arrivare ad almeno 150 posti di terapia intensiva. Oggi ha firmato una ordinanza che prevede di utilizzare una parte dell’Ospedale di Foligno per ampliare , in pochissimo tempo, i posti della rianimazione. Nel frattempo la protezione civile regionale sta studiando l ‘allestimento di un ospedale da campo “.