Covid, l ‘ Umbria con l’indice Rt piu’ alto d’ Italia: 1,34. Rischio aumento di nuovi contagi.
L’ Umbria ora ha il primato negativo d’ Italia, una situazione che può portare rapidamente ad aumentare il numero dei contagi. L’indice Rt , nel periodo 10-16 agosto, è andato a finire all’ 1,34 , superando il limite oltre il quale il rischio contagio si fa serio. Lo abbiamo scritto più volte nelle ultime settimane, forse i soli a lanciare un campanello d’allarme, che la situazione stava iniziando a registrare numeri preoccupanti e che bisognava rafforzare in fretta i controlli, a cominciare dal numero dei tamponi. Non ci voleva molto a capire che il quadro umbro stava cambiando in negativo, con tanti nuovi casi positivi a maggioranza asintomatici. Così come abbiamo apprezzato ieri l’altro – con un po’ di ritardo – le parole dell’assessore Coletto quando consapevole della evoluzione della curva epidemiologica ha manifestato l’intenzione di avviare più test e screening mirati. Il resto è stato un silenzio totale, da Palazzo Donini nessuna iniziativa così come i vertici della dirigenza sanitaria che hanno continuato a dire che tutto andava bene. Adesso non si può continuare a perdere tempo , la Presidente Tesei prenda in mano la situazione e faccia correre coloro che sono stati scelti per dirigere la sanità umbra. C’è un ulteriore elemento da non sottovalutare: l’indice Rt si riferisce al periodo 10-16 agosto ma la settimana che sta per terminare (17-23 )è stata forse ancora più complicata di quella presa in considerazione dalla cabina di regia dell’ Istituto Superiore di sanità. Quindi le prossime proiezioni sull’indice Rt potrebbero essere altrettanto negative. Per tornare all’indice Rt relativo al periodo 10-16 agosto c’è da dire che l’ Umbria con il suo 1,34 fa peggio di Veneto(1,21), Abruzzo(1,24), Lombardia(1,17), Campania (1,02). Le regioni che con l’ Umbria hanno condiviso, durante l’ emergenza sanitaria, i migliori i dati d’ Italia conservano anche ora posizioni privilegiate: indice Rt zero per Basilicata e Molise. Buone le posizioni di Emilia Romagna (0,45), Friuli (0,42), Trento (0,41), Lazio (0,73), Puglia (0,80), Marche (0,85).