Covid, nel weekend chiusure come a Natale mentre la Tesei annuncia la riapertura dei negozi
In Umbria la situazione sta lentamente migliorando nonostante i 507 ricoveri – soltanto 50 in meno rispetto al picco – e con 78 pazienti in terapia intensiva, solo 8 in meno rispetto al picco. La Tesei , ieri in Consiglio Regionale, ha detto che in ” ottica di una eventuale fase 4 arriveranno a 800 posti di ospedalizzazione entro fine marzo, mentre a settembre potremmo arrivare a 180 posti di terapia intensiva dai 141 attuali”. Di fronte a questo quadro la governatrice sta pensando ad una ordinanza per far restare aperti i negozi il sabato dopo le 14, già a partire dal prossimo fine settimana. ” Ho chiesto al Cts – ha confermato la Tesei – di riaprire gli esercizi commerciali di vicinato già da sabato”. In realtà, a differenza di quanto affermato dalla presidente dell’Umbria, sta per scattare un nuovo lockdown in tutta Italia per i prossimi weekend. Probabilmente la governatrice nelle ultime ore è stata poco in contatto con i rappresentanti del governo e del Comitato tecnico scientifico. Infatti il governo si riunisce oggi, compresi i ministri dello stesso partito della Tesei, per cambiare il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo. Gli esperti sono determinati: le misure in atto non sono sufficienti per allentare la morsa del Covid-19. Serve una nuova stretta, bisogna assolutamente limitare gli spostamenti delle persone, i contatti. Per evitare il lockdown nazionale c’è la necessità di nuove regole. Proprio ieri sera il Comitato tecnico scientifico ha fatto pervenire al Governo un documento nel quale c’è scritto che si assiste ” ad un peggioramento della curva epidemiologica e ad una rapida diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità”. Del resto lo stesso Istituto superiore di sanità già da diversi giorni sta chiedendo ” l’immediato rafforzamento e innalzamento delle misure associate a ciascun colore in considerazione della necessità di contrastare la maggior trasmissibilità”. L’ipotesi più concreta è che si torna alle regole in vigore durante le festività natalizie con una stretta nei fine settimana. In questo caso nel fine settimana anche in fascia gialla – l’Umbria è arancione – saranno chiusi tutto il giorno i bar e i ristoranti, consentito soltanto l’asporto (fino alle 18 dai bar) e la consegna a domicilio. Gli scienziati chiedono misure rigorose anche perché soltanto quando si ha un’incidenza di 50 nuovi contagi a settimana per 100 mila abitanti è possibile garantire il tracciamento dei casi per identificare le diverse varianti e perseguire la campagna vaccinale rivolta al maggior numero di soggetti possibile nei tempi più rapidi possibili.