Covid Umbria, Tesei: “Occorre un piano ulteriore per l’emergenza”. Bori : ” Il nostro sistema rischia il collasso”.

Il piano di contenimento dell’epidemia Covid predisposto dalla Regione dell’Umbria ” potrebbe anche non essere sufficiente ad affrontare il picco soprattutto dei ricoveri, atteso dagli statistici all’inizio di dicembre “.  Lo ha detto questa mattina la Presidente della Regione Donatella Tesei nel corso del suo intervento in Consiglio Regionale. ” Per questo – ha detto la Tesei – stiamo lavorando a un piano emergenziale di salvaguardia che deve tutelare i nostri cittadini. Il piano dovrà ampliare la capacità di risposta Covid degli Ospedali rispetto a quello di contenimento con ulteriori 150 posti di degenza ordinaria e una quarantina di terapia intensiva, con comunque uno spazio di salvaguardia in caso di picchi improvvisi giornalieri. Il primo tassello è in corso di realizzazione con l’Ospedale dell’esercito accanto al nosocomio di Perugia che prevede 34 posti di degenza Covid e tre di semi intensiva. Dovrebbe essere ultimato domani e quindi operativo da subito”. Ad oggi le terapia intensive attivate sono 111 su 127 ma con nove attivabili in 48 ore e sette in 72 ore. Le terapie semi intensive sono 59 di 62 ma sarebbe stata già prevista un’integrazione per portarle a 74. I posti letto Covid a oggi sono 477 di 576, con gli ultimi cento attivabili sempre progressivamente entro fine settimana mentre i 40 “grigi” sono pronti. La Tesei ha rivolto un appello ” a tutte le forze politiche della Regione per lavorare insieme e fare uno sforzo contro un nemico comune perché è questo quello che i cittadini vogliono”. Gli umbri avranno l’assistenza giusta , ha aggiunto la governatrice, quella che occorre per contrastare questo momento di emergenza nazionale. ” Faccio appello a tutti – ha proseguito la Tesei – perché ora più che mai dobbiamo avere comportamenti rispettosi delle regole e prima di tutto bisogna proteggere anche in casa i più anziani”.  Il capogruppo del Pd Tommaso Bori sembra voler accogliere l’invito della Tesei e risponde che non è il momento delle polemiche ma ” troviamo posizioni comuni”. Per l’opposizione “è necessario un cambio di marcia, dobbiamo lavorare insieme il più possibile, serve grande senso di responsabilità”. In questa Aula , ha sottolineato Bori, ” non ci sono nemici ma avversari politici, il cui nemico comune è il virus. Chiediamo di riporre le tentazioni di fanatismi, dobbiamo capire che il nostro sistema sanitario regionale è sotto stress e sotto organico, a rischio di un collasso che non è distante nel tempo, perché non si sa se potrà reggere questa seconda ondata”.