Ex somministrati in presidio sotto la prefettura di Perugia
Una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori somministrati presso la Prefettura e la Questura di Perugia, i cui contratti sono terminati lo scorso 31 dicembre, ha partecipato stamattina ad un presidio, organizzato da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp, in piazza Italia, nell’ambito di una mobilitazione decisa a livello nazionale, con presidi e volantinaggi che si stanno effettuando in questi giorni in molte città d’Italia.
Subito dopo il presidio si è svolto un incontro con il vicario del prefetto, Nicola De Stefano, al quale hanno preso parte anche alcune ex lavoratrici in somministrazione, ora disoccupate. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la gravità dell’interruzione dei rapporti di lavoro che non solo ha prodotto disoccupazione, ma anche gravi difficoltà alla funzionalità dell’operato della Prefettura e della Questura di Perugia, già messe a dura prova da una cronica carenza organica.
Situazione, questa, che è stata condivisa e ben rappresentata dal dottor De Stefano che ha confermato la carenza di personale nella Prefettura di Perugia, ad oggi rimasta con sole 71 unità, rispetto alle 170 previste, carenza che riguarda tutti i settori dell’Ufficio territoriale del Governo con ricadute importanti sui servizi resi ai cittadini e alle altre pubbliche amministrazioni. In particolare, le difficoltà riguardano gli uffici preposti all’accoglienza e regolarizzazione dei migranti, ora rimasti praticamente senza personale.
Nell’incontro si è inoltre ribadita, da parte delle organizzazioni sindacali, la preoccupazione per la bocciatura della clausola sociale da parte dell’Avvocatura dello Stato rispetto ai nuovi bandi per il lavoro in somministrazione, che potrebbero essere previsti per le prefetture e le questure. Ma la clausola sociale – hanno rimarcato i sindacati – è uno strumento fondamentale per garantire continuità occupazionale e per non disperdere professionalità e competenze acquisite.
La riunione si è conclusa con l’impegno da parte del dottor De Stefano ad inviare una comunicazione al ministero degli Interni, per ribadire l’urgenza di garantire adeguato personale anche con ulteriori assunzioni, seppure purtroppo precarie, di personale somministrato, da effettuare con la garanzia del riconoscimento delle professionalità acquisite da chi per mesi ha già svolto con competenza un lavoro qualificato nella Prefettura e nella Questura di Perugia.
La mobilitazione continuerà nei prossimi giorni con due appuntamenti già calendarizzati a Roma (il 24 gennaio un evento pubblico su questi temi e il 31 gennaio un presidio davanti al ministero degli Interni).