Fondazioni bancarie umbre, più di 5 milioni impegnati per sanità, ricerca e solidarietà.
Hanno superato i cinque milioni di euro gli investimenti sostenuti , durante l’emergenza sanitaria , dalle Fondazioni delle sei ex Casse di Risparmio dell’Umbria. Il tutto in coerenza alla mission istituzionale e nello spirito comune. I primi consistenti finanziamenti sono stati utilizzati ” per l’acquisto di strumentazioni sanitarie per le strutture ospedaliere dell’Umbria”, come ventilatori polmonari, ecografi e strumenti per la telemedicina. Investimenti utilizzati per potenziare e dotare i reparti di terapia intensiva e rianimazione. Altri finanziamenti sono serviti per acquistare i dispositivi di protezione individuale del personale medico sanitario. Sono stati , inoltre, finanziati studi e assegni di ricerca per lo sviluppo di farmaci nuovi in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Oltre ad importanti interventi sulla sanità sono stati finanziati progetti a tutela delle fasce più deboli, attraverso organizzazioni non-profit, con particolare attenzione a quelle persone che sono scese sotto la soglia di povertà. Le Fondazioni umbre sono anche parte di un progetto nazionale dal nome “Prestito sollievo”, promosso da Acri. L’ intervento consiste nel mettere risorse in un Fondo rotativo dedicato al Terzo settore, che eroga prestiti agevolati per misure che garantiscono servizi di cura e assistenza dei soggetti più deboli. Un contributo, quello delle Fondazioni delle ex Casse di Risparmio umbre, che il più delle volte si è rivelato decisivo per poter affrontare al meglio una situazione drammatica , come quella dell’emergenza sanitaria.