Il Comune di Perugia vende il Minimetrò per fare cassa. Dodici milioni il prezzo, arriva BusItalia.
Dopo dodici anni, il minimetrò potrebbe cambiare proprietà. Almeno questa è la speranza del Comune di Perugia che ha bisogno di fare cassa. La giunta comunale ha deciso di sottoporre al Consiglio la proposta di vendere le azioni detenute dall’ente in ” Minimetrò Spa”. Il Comune di Perugia possiede il 70% della Spa e la perizia sul valore delle quote – dopo due anni – è stata finalmente fatta: 12 milioni e 338 mila euro. Tra l’altro la vendita delle quote azionarie era stata inserita tra le misure correttive presentate da Palazzo dei Priori alla Corte dei Conti a seguito del controllo di quest’ultima sulla gestione finanziaria dell’ente. Il Comune deve far cassa senza perdere tempo altrimenti la situazione contabile rischia di esplodere. E’ lo stesso assessore al bilancio Cristina Bertinelli a spiegare con onestà e lucidità le ragioni di tale decisione. ” Due sono i vantaggi certi- ha affermato più volte in queste ultime settimane la Bertinelli – Il primo riguarda la possibilità di ridurre il disavanzo tecnico di amministrazione che al 31 dicembre 2019 ammontava a oltre 25,5 milioni di euro. Il secondo fare a meno o almeno ridurre il ricorso all’anticipazione di tesoreria, risparmiando così sugli interessi passivi”. L’assessore al bilancio, di professione commercialista, cita due voci dalle quali dipende molto la possibilità di spesa del Comune e , avendo la necessaria competenza , sa bene che soltanto migliorando la capacità annuale di indebitamento potrà liberare risorse per gli investimenti. Altrimenti l’attività del Comune resterà ingessata per anni con un continuo esborso di interessi passivi . Ma non solo: uscendo dalla società il Comune non sarebbe più obbligato alle garanzie fidejussorie sui mutui contratti dalla ” Minimetrò Spa”. ” Un rischio in meno per il bilancio del Comune – sottolinea la Bertinelli – e minore indebitamento “. Tra l’altro il Comune continua e continuerà a pagare la quota annua per il mutuo e gli interessi dell’investimento iniziale da 103 milioni di euro, quota che attualmente si aggira intorno ai 7,5 milioni di euro. Se tutto andrà per il verso giusto la gestione passerà ad un nuovo soggetto che potrà, a differenza del Comune, pensare anche a nuovi investimenti. Il tema che resta è quello sul possibile acquirente, visti i tempi che corrono. ” La cessione dovrà essere riservata – precisa sempre l’assessore Bertinelli – a una società di capitali che abbia competenze e tecnologie ricomprese nell’oggetto sociale”. E qui c’ è una norma che riserva il diritto di prelazione ad un socio che già è nella società. Considerato che in ” Minimetrò Spa” fanno parte anche BusItalia, Sipa spa, Umbria Domani Scarl e Leitner Spa, è facile immaginare che la soluzione più probabile sia proprio quella di BusItalia. Ora, dopo la delibera della giunta comunale, sarà la II Commissione consiliare di Palazzo dei Priori ad esaminare la decisione per poi passare al voto del Consiglio Comunale. La strada sembra però ormai tracciata, BusItalia permettendo.