In Umbria 15 mila con disturbi comportamento alimentare, venerdì i 20 anni di Palazzo Francisci
Palazzo Francisci a Todi compie 20 anni. Il centro della Usl Umbria 1, specializzato nei disturbi del comportamento alimentare, li festeggerà venerdì 19 maggio, alle ore 21, presso il Teatro di Todi. Saranno presenti i protagonisti di questa esperienza: pazienti, genitori ed operatori. Una serata – ad ingresso libero – di testimonianze, performance teatrali delle ragazze ma anche con interventi musicali, video e letture di famosi attori. Ma, soprattutto, andrà in scena la passione e l’amore, che è stato il vero protagonista di questi anni. Per informazioni contattare la dottoressa Silvia Ferri (silvia.ferri@uslumbria1.it).
“Nel maggio del 2003 – racconta Laura Dalla Ragione, fondatrice e responsabile della rete dei servizi dedicati ai Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca) dell’Usl Umbria 1 – fu aperto a Todi il primo centro pubblico italiano interamente dedicato al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. In Italia, in quel periodo, stava esplodendo una vera e propria epidemia, che si sarebbe poi allargata a macchia d’olio arrivando ai dati di oggi. Secondo l’ultima rilevazione del Ministero della Salute, si stima che il numero di persone ammalate supera i 3 milioni di persone, soprattutto nella fascia preadolescenziale. Attualmente, in Umbria sono presenti circa 15mila persone disturbi del comportamento alimentare. I pazienti sono aumentati soprattutto dopo la fase del lockdown. Sempre secondo i dati del Ministero della Salute, c’è stato un aumento del 30%, soprattutto tra i giovanissimi”.
“I disturbi alimentari – prosegue Dalla Ragione – sono patologie gravi, spesso causa di morte, ma sono curabili e guaribili. Purtroppo non in tutto il territorio nazionale ci sono strutture adeguate ma l’Usl Umbria 1 ha costruito dal 2003 una rete di eccellenza radicata nel territorio che si compone di 4 strutture: due a Todi, Palazzo Francisci ed il Nido della Rondine, dedicate al trattamento di anoressia e bulimia in età evolutiva ed adulta; il centro Dai di Città della Pieve dedicato al trattamento dell’obesità e del disturbo da alimentazione incontrollata, che fu istituito nel 2010; ed, infine, il centro Dca ambulatoriale di Umbertide dedicato ai disturbi selettivi dell’alimentazione, disfagie, anoressie precoci e Ardif, istituito nel 2013”.
La rete dei Dca della Usl Umbria 1
Dal 2003 sono stati accolti nella rete Dca della Usl Umbria 1 più di 18mila pazienti affetti da queste patologie (anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata) con un progressivo abbassamento dell’età ed un aggravamento dei quadri clinici. E’ anche cambiata la prevalenza delle patologie, con un aumento della bulimia e del disturbo da alimentazione incontrollata (Dai).
Sono pazienti provenienti dalla regione ma anche da tutta Italia. Nel periodo Covid le strutture Dca della rete dell’Usl Umbria 1 furono tra le poche a rimanere attive, visto anche il grande aumento della domanda di cura. Dall’esperienza umbra sono sorte, sotto la supervisione degli operatori esperti, molte altre strutture in tutto il territorio italiano che seguono questo metodo: Centro Giovanni Gioia in Basilicata, Villa Miralago a Varese, Centro Madre Cabrini a Pontremoli, Centro Oasi a Iesi, Villa Casamora a Grosseto. Nel 2012, a seguito della visita ufficiale del presidente della repubblica di Malta George Abela e con un accordo tra i Ministeri, è sorta una struttura per Dca e obesità a Malta sul modello del Centro di Todi e Città della Pieve, all’avanguardia in Europa.
Il centro di Todi, inoltre, gestisce anche il Numero verde nazionale della Presidenza del Consiglio 800180969 dove si è riscontrato che c’è stato un aumento di richieste di aiuto: sono raddoppiate nel 2020, triplicate nel 2021 con un trend sempre in crescita.
Molto importante l’attività di ricerca in collaborazione con le principali università italiane – Perugia, Campus Biomedico, San Raffaele, Torvergata, La Sapienza – i centri dell’Usl Umbria 1 hanno prodotto centinaia di articoli scientifici e pubblicazioni sul tema.
Ma si viene a Todi, a Città della Pieve ed ad Umbertide anche per imparare: ogni anno i centri accolgono circa 200 stagisti e tirocinanti provenienti da tutta Italia ed Europa che passano dei periodi da un mese ad un anno per apprendere le modalità di lavoro. Migliaia di persone hanno vissuto l’esperienza di una modalità di cura che prende in carico non solo la malattia ma l’intera persona e la sua famiglia.
E’ arrivato alla 12esima edizione il Master sulla “Buone pratiche di cura”, che si svolge annualmente a Todi e ha coinvolto circa 800 operatori italiani di tutte le discipline.
Grande importanza è stata sempre data al lavoro con le famiglie, che sono state sempre incluse nel trattamento con l’aiuto dell’associazione Mifidodite, che supporta i familiari che sono spesso traumatizzati da queste patologie. Da anni si svolgono incontri settimanali in ogni centro per i familiari delle pazienti e due volte l’anno dei seminari residenziali presso il Monastero di Montesanto , che accoglie centinaia di genitori da tutta Italia.