In Umbria più di quaranta sanitari senza vaccino sospesi. Altri non in regola con il green pass
Sono più di quaranta i sanitari sospesi dall’ordine dei medici di Perugia, dieci negli ultimi giorni. Sono medici no vax. In realtà sarebbero stati ancora di più se, dopo il procedimento di sospensione, alcuni non avessero rivisto la loro scelta decidendo di vaccinarsi. A quel punto sono stati reintegrati al lavoro. Quarantaquattro sanitari sospesi restano comunque tanti in una piccola realtà come l’Umbria. Fino a due giorni fa erano 1.913 i medici e gli odontoiatri sospesi dagli Albi dei Medici italiani per mancato rispetto dell’ obbligo vaccinale, lo 0,4% degli iscritti, che sono in tutto 467.611. Una volta ricevute le segnalazioni, gli Ordini invitano via pec gli iscritti a fornire , entro cinque giorni, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, o il certificato di esenzione o di differimento, o la prenotazione per la dose, che deve poi essere effettuata entro 20 giorni. In quest’ultimo caso, il sanitario dovrà, entro tre giorni dalla somministrazione, inviare il certificato vaccinale. La prima estrazione dei dati, fatta il 20 dicembre, ha segnalato oltre 60 mila nominativi, che poi con il passare del tempo si sono dimezzati. Nel frattempo molti medici si sono messi in regola. Per i sanitari che diffondono messaggi no vax o non fondati su evidenze scientifiche, in parallelo saranno aperti anche dei provvedimenti disciplinari.