Inaugurato l’Anno giudiziario a Perugia
PERUGIA – “L’elevata professionalità dei magistrati della Procura della Repubblica di Perugia” è stata sottolineata questa mattina dal Procuratore generale reggente della Corte di Appello del capoluogo umbro, Claudio Cicchella, facendo riferimento, in particolare, al caso ‘sanitopoli’ in Umbria e al procedimento che vede imputato, tra gli altri, l’ex consigliere del Csm, Luca Palamara.
Il Procuratore generale Cicchella lo ha fatto in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario a Perugia parlando di “due procedimenti aventi ad oggetto fatti di particolare gravità”.
Parlando del caso Palamara Cicchella ha sottolineato come questo ultimo “ha avuto ed ha una vasta eco mediatica per il fatto d’aver disvelato dinamiche e comportamenti inaspettati, ancor più gravi se ascritti a soggetti appartenenti all’ordine giudiziario”.
La pandemia “ha avuto delle ricadute importanti sull’attività di tutti gli uffici giudiziari” e “in tutte le relazioni che ci hanno fatto pervenire i Procuratori della Repubblica del distretto è evidenziato un calo di produttività” in parte “conseguente ai contagi che hanno colpito magistrati, polizia giudiziaria e personale amministrativo, in servizio negli uffici”. Lo ha affermato il Procuratore generale reggente della Corte di Appello di Perugia, Claudio Cicchella, nel corso del suo intervento, in occasione della cerimonia, avvenuta in forma molto ristretta a causa del Covid e seguita da remoto da varie autorità. Il Procuratore Cicchella ha spiegato come “dal dicembre 2020 la trattazione in presenza dei processi fissati dinanzi alla Corte di Appello si è notevolmente ridotta ed oscilla tra il 20 ed il 30 per cento ad udienza”