Inchiesta dossieraggio, Cantone ascoltato dalla Commissione Antimafia: ricerche su alcuni indagati

L’ufficio di presidenza della commissione Antimafia, guidata dal presidente Chiara Colosimo, ha calendarizzato le audizioni del Procuratore Nazionale Antimafia, Giovanni Melillo, per mercoledì 6 marzo alle ore 16,30, e quella del Procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, per giovedì 7 marzo alle ore 10. Proprio ieri Melillo e Cantone avevano chiesto di essere ascoltati in merito all’inchiesta di Perugia relativa ai presunti dossieraggi. In attesa della versione dell’indagato principale, il luogotenente Pasquale Striano, la Procura di Perugia punta a verificare se la gran parte delle informazioni ottenute dal finanziere, tramite gli accessi abusivi alle banche dati in uso alla procura nazionale antimafia, avevano dei destinatari non ancora individuati e siano state utilizzate. Tra le centinaia di accessi contestati all’appartenente alla guardia di finanza solo una piccola parte non avrebbe permesso di ricavare informazioni. Tornando, invece, all’audizione di Cantone e Melillo c’è da sottolineare che  la richiesta dei due magistrati è stata subito accolta dalla Commissione Antimafia e nelle prossime ore arriverà anche la convocazione da parte del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Melillo e Cantone considerano “doveroso” chiedere di valutare “con l’urgenza del caso” la loro audizione. Questo per rendere nei limiti previsti dalla legge informazioni sulle vicende del presunto dossieraggio di esponenti politici e del mondo economico. Audizioni che i due magistrati ritengono “necessarie alle valutazioni riservate” di Csm, Commissione Antimafia e Copasir. Nel frattempo emerge che molti accessi abusivi risalgono all’estate del 2022 quando i partiti stavano formando le liste elettorali. Accessi su diversi deputati in corsa per un seggio. Altri accessi del luogotenente Pasquale Striano riguarderebbero soggetti coinvolti in diversi fascicoli giudiziari con notizie raccolte sui conti correnti degli indagati. Come il caso di Matteo Renzi e il suo agente Lucio Presta, sui quali ci sarebbero accertamenti in contemporanea con un’inchiesta a loro carico della Procura di Roma, poi archiviata. In diversi casi si tratta di indagati per reati che non hanno nulla a che vedere con le competenze della Procura antimafia. Nel frattempo la Procura di Perugia sta riprogrammando l’interrogatorio di Antonio Laudati, sostituto procuratore antimafia e già coordinatore del gruppo Sos, indagato nel fascicolo che coinvolge il tenente della guardia di finanza Pasquale Striano. Sarebbe stato lo stesso Laudati a chiedere il rinvio dell’interrogatorio dopo che era stato fissato una prima volta. Il suo difensore ha già annunciato che il magistrato intende rispondere per “chiarire la completa estraneità ai fatti contestati”. In queste ore è stata, inoltre, completata ed è già agli atti della Procura di Perugia l’analisi dei supporti informatici sequestrati a Pasquale Striano. Dalle verifiche tecniche fatte svolgere dai magistrati di Roma nella prima fase del procedimento sarebbero emersi elementi ritenuti utili per l’inchiesta. Dagli inquirenti non viene comunque escluso che alcuni file possano essere stati cancellati prima del sequestro, come riportato anche da alcuni giornali.