Javier Faroni si presenta alla città: “Sono uno dei vostri”. La scritta Perugia sulla divisa

Perché ha scelto Perugia ? “Ho avuto modo di conoscere le persone, i ristoranti e i negozi e ho deciso di investire in questa città”: così Javier Faroni nuovo presidente del Perugia Calcio. Prima conferenza stampa del patron biancorosso al Renato Curi dove, almeno così assicura, resterà a lungo per raggiungere “i gradini più alti del calcio italiano”. Pochi sorrisi e molta concentrazione, così si è presentato alla stampa. “Sono uno dei vostri”, ha detto l’uomo italo-argentino che fa sognare i tifosi del grifo. Ha annunciato che selezionerà un team molto qualificato al quale competerà seguire ogni giorni la società. “Una volta al mese sarò a Perugia”, ha aggiunto. E’ rimasto invece taciturno sul costo dell’intera operazione. “C’è una clausola di riservatezza”, ha spiegato  Javier Faroni. Nessuna cifra ufficiale quindi. Su questo si è impegnato con Santopadre a restare in silenzio e non intende violare l’accordo sottoscritto. Dopo il passaggio societario di sabato scorso si è presentato alla città e ai tifosi. E’ generoso con la passata proprietà e gestione del Perugia Calcio. “Voglio ringraziare tutti coloro che fanno parte di questo club che ci hanno accolto a braccia aperte e con grande voglia di lavorare”, ha affermato. Poi un sentimento di gratitudine è stato rivolto a Massimiliano Santopadre. “A lui va un ringraziamento speciale – ha detto Javier Faroni – che ha voluto portare a termine questa operazione, una persona molto importante nella storia del Perugia”.  Un ringraziamento anche alla sindaca della città Vittoria Ferdinandi “che mi ha dato la sua disponibilità a lavorare insieme per questa sfida. E’ per me importante avere l’appoggio delle istituzioni”. Racconta che in questi anni ha avuto la possibilità di acquistare “altri club nel mondo” ma non ha mai sentito la necessità di farlo. Riferendosi all’organico della squadra attualmente a disposizione del mister, ha assicurato che la società farà di tutto per rafforzarlo in occasione della prossima sessione di mercato. “Non sarà un club presidenzialista, ho scelto persone perugine, attaccate al club”, ha precisato di nuovo. Anche perché, ha spiegato, non “potrò vivere a Perugia, anche se avrei voluto, ma ho varie cose da seguire in tutto il mondo”. Sul debito della società si è mostrato molto attento e prudente. “Una parte del debito – ha detto – è già stato finanziato, l’altra verrà pagata più avanti. Occorre dare al club equilibrio per poi avere la possibilità di investire”. I prossimi obiettivi sono: definire l’organigramma societario; mettere la scritta “città di Perugia” sulla divisa; migliorare le infrastrutture per la prima squadra; rilanciare il settore giovanile e guardare con attenzione il mercato sudamericano. La cosa più importante però è riprendere a dialogare con i perugini e realizzare un club “aperto” alla città. “Tutta Perugia deve scendere in campo insieme a noi”, ha concluso il nuovo patron biancorosso.