Ospedale di Perugia allo stremo: “ambulanze ammassate al Pronto Soccorso”. Sindacati: ” E’ fuori controllo”, Pd “Tesei tanti danni”

Al Santa Maria della Misericordia siamo allo stremo. Il personale è ridotto allo stremo delle forze, resiste a tutte le emergenze ma lo sfinimento è forte. Per i Sindacati la situazione del più grande Ospedale dell’Umbria  “è fuori controllo”.  Manca il personale, mancano gli anestesisti e fuori dal Pronto soccorso ci sono code di ambulanze. Una situazione insostenibile con medici e infermieri costretti a turni massacranti. Pesante la denuncia dei sindacati Cgil,Cisl e Uil: ” Il personale sanitario ci segnala ogni giorno casi di contagio Covid in reparti cosiddetti bianchi”.  Sono momenti drammatici, sono ” tornate le turnazioni infinite per mancanza di personale e le ambulanze si ammassano all’ingresso del Pronto soccorso, così non si può reggere”, aggiungono i rappresentanti sindacali della sanità ( Cazzaniga Tatiana, Talevi Luca e Cotone Marco).  ” Mentre autorevoli esponenti della maggioranza della Regione giocano al rimpallo delle responsabilità, il più grande Ospedale dell’Umbria è fuori controllo, servono immediatamente provvedimenti di emergenza”,  dicono a voce alta i segretari generali Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Claudio Bendini. Poi aggiungono con foga: ” L’unico provvedimento che la politica regionale sta discutendo è quello della chiusura delle scuole, scelta che crea un danno enorme alle famiglie (comprese quelle degli operatori della sanità) e soprattutto ai ragazzi. Serve invece un provvedimento immediato per i nostri ospedali, a partire da quello di Perugia, che metta in sicurezza personale e pazienti, e prevenga ulteriori focolai. La situazione non è mai stata così grave”.  Sulla situazione sanitaria della Regione dell’Umbria intervengono anche i consiglieri regionali del Pd . ” Ci troviamo di fronte ad una pagina buia della gestione dell’emergenza sanitaria – denunciano i democratici di Palazzo Cesaroni –  Dallo scaricabarile sui sindaci alla mancata gestione della pandemia, passando per la chiusura delle scuole e i ritardi sul piano vaccinazioni”. Per il Pd la giunta Tesei ” è un misto di arroganza e incapacità, chiusa a riccio e che comincia ad andare in pezzi nella dialettica tra i due principali partiti che la compongono. Nemmeno la Lombardia ha chiuso le scuole primarie quando si trovava in zona rossa. Eppure mettendo in campo numerose azioni per contenere i contagi e iniziative per far ripartire la scuola in sicurezza, ora è tornata addirittura in zona gialla”. L’attacco dei consiglieri regionali di opposizione continua sulla carenza di personale negli Ospedali: ” I pensionamenti non sono stati rimpiazzati e affrontiamo la seconda ondata con meno personale della prima, con un livello di stanchezza molto più elevato. I servizi non sono stati né riorganizzati né potenziati, mentre le liste di attesa lievitano e tutte le altre patologie vengono trascurate”. Stanno arrivando in Umbria 40 mila dosi di vaccino anti-Covid, destinate agli ultra ottantenni, per portare così a termine la fase 1. ” Mentre nelle altre regioni – affermano i democratici dell’Umbria – si è iniziato a somministrare il vaccino agli anziani, ad oggi, la Giunta Tesei non ha ancora fatto partire le prenotazioni né sono stati coinvolti o contattati i medici di base, protagonisti in questa fase, che non hanno ricevuto ancora istruzioni sulle procedure. Tantomeno sono stati riorganizzati i servizi, potenziato il personale e formati i team vaccinali per poter andare a casa di chi non può spostarsi”.  Per il Pd ” la Giunta Tesei sta dimostrando tutti i suoi limiti, se ne sono accorti gli stessi alleati della Lega. Troppe assenze e mancanze, dove sono i tanti, troppi, super consulenti ? Bertolaso in primis? Intanto le terapie intensive rimangono sopra la soglia d’allarme, i reparti continuano ad essere saturi e la sanità territoriale in tilt. Zero fatti, tanti danni. E a pagarne le conseguenze sono tutti i cittadini”.