La Procura della Repubblica di Perugia avvia accertamenti sull’aumento del costo dei carburanti
Accertamenti “preliminari” sull’aumento del costo dei carburanti sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, dopo l’esposto presentato dal Codacons. Il fascicolo è stato aperto senza né ipotesi di reato né indagati. Le verifiche sono state delegate al nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza del capoluogo umbro. Questo – spiega la Procura in un comunicato – “per accertare quanto rappresentato” dall’associazione dei consumatori e “conseguentemente verificare se nei fatti denunciati possano configurarsi specifiche ipotesi di reato”. Il Codacons si è rivolto a numerosi uffici giudiziari per segnalare aumenti dei prezzi dei carburanti al dettaglio “ritenuti ingiustificati e frutto di manovre speculative”. Per adesso, quindi, si tratta di un procedimento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilità. Un fascicolo di indagine per fare chiarezza sull’intera vicenda. Nei giorni scorsi il Ministro per la Transizione ecologica Cingolani in merito all’aumento dei prezzi aveva parlato di “colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”. Nelle ultime settimane, infatti, i prezzi di gas, energia elettrica e carburanti sono aumentati in modo esponenziale, mettendo in seria difficoltà i cittadini. Sono in molti a sottolineare che non ci sarebbero ragioni tecniche per giustificare tali aumenti, il mercato ha alzato i prezzi in maniera irragionevole. Per questo c’è chi chiede di mettere un tetto massimo ai prezzi per evitare speculazioni, di modo che le aziende non possano decidere autonomamente di andare oltre la soglia stabilita.