Liste d’attesa in Umbria, 80 mila prestazioni sanitarie ancora da smaltire
In Umbria ci sono 80 mila prestazioni sanitarie ancora in attesa di essere soddisfatte. Prestazioni da smaltire che riguardano migliaia di persone, liste di attesa lunghissime e ritardi accumulati nel tempo. Una fotografia drammatica che spesso mette in discussione la tutela della salute dei cittadini. Principalmente si tratta di visite cardiologiche, oculistiche e legate alle cronicità come il diabete. Ora la Regione dell’Umbria si impegna a “smaltire le liste più velocemente possibile”. Anzi, in una conferenza stampa la governatrice Donatella Tesei e l’assessore regionale Luca Coletto si impegnano a raggiungere l’obiettivo ” entro sei mesi”. Il piano di smaltimento prevede anche una ristrutturazione del sistema di gestione, non più per distretti, e con l’ apertura di sabato, domenica e la sera ” per smaltire le liste più velocemente possibile”. La Regione ricorda che nel 2020 c’erano 280 mila prestazioni da erogare, ora ne restano 80 mila. Il governo aveva inserito nel decreto Sostegni bis 500 milioni di euro per sollecitare le regioni ad azzerare le liste di attesa per prestazioni di specialistica ambulatoriale e ricoveri non erogati nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria. Troppi interventi sono stati rinviati, troppi screening oncologici sono saltati e troppi pazienti con diagnosi tardive si sono registrati in questi quasi due anni. Proprio per questo c’è una richiesta crescente di visite ed esami anche se sullo sfondo resta drammatico il problema della carenza di personale. Ottantamila prestazioni sanitarie ancora da smaltire, per una regione di poco più di 800 mila abitanti, sono una enormità. Per non dire dei tantissimi cittadini umbri costretti a rivolgersi ai privati con conseguenze pesanti sui bilanci delle famiglie.