L’Umbria potrebbe presto uscire dalla nuova ondata Covid. Fisico umbro:” statistica non dice nulla sulle cause del vaccino”
” Se non ci saranno fatti nuovi ” l’Umbria potrebbe essere la prima regione italiana a uscire dalla nuova ondata di pandemia Covid. Lo ha detto il professor Luca Giammaitoni, fisico sperimentale, docente dell’Università degli Studi di Perugia, in base all’analisi dei dati sulla diffusione delle infezioni. ” L’Umbria nella media va bene – ha detto all’Ansa – e i contagi continuano a scendere. Un quadro confortante molto importante in vista della ripresa economica che ci auguriamo ci sia in primavera e in estate”. Per lo studioso perugino, originario di Galdo Tadino, in ” controtendenza ” rispetto al resto della regione” è invece il dato di Terni. ” Prima il contagio era basso – ha aggiunto – e invece ora cresce come sta accadendo nel Lazio, con un andamento simile, mentre a Perugia e in quasi tutto il resto dell’Umbria è in calo. Serve seguire con attenzione il comune di Terni e mettere in atto azioni perché non continui la sua salita; come un faro va acceso su Orvieto – ha continuato il professor Giammaitoni – dove i dati disponibili ci dicono che la situazione continua ad essere critica, anche se in presenza di numeri piccoli”. Quale docente universitario Giammaitoni ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca ” senza accusare disturbi rilevanti” ed è pronto a fare il 22 maggio il richiamo. Il docente di fisica sperimentale assicura che ” le cause in un evento non possono essere determinate usando la statistica”. Il fisico umbro conosce bene i “numeri” e da mesi sta seguendo l’andamento della pandemia da Covid in Umbria utilizzando modelli matematici. ” Con la pura statistica – ha sottolineato – non è possibile attribuire alcuna responsabilità ai vaccini per gli eventi avversi segnalati in questi giorni. Sta alla medicina dire cosa sia successo esattamente, se l’inoculazione delle dosi sia effettivamente responsabile di quanto successo”. Provocatoriamente il fisico ha fatto un esempio. ” Il figlio della mia compagna – ha spiegato – fa dei bellissimi cappelli Fedora . Ebbene, tra coloro che oggi in Italia indosseranno un qualunque Fedora, molto probabilmente domani ci scapperà il morto. Ma non è detto che sia colpa del cappello. Ogni giorno in Italia muoiono, per le cause più disparate, in media poco meno di 2.000 persone. Ogni giorno in Italia circa 60.000 persone indossano un Fedora. La probabilità che uno dei morti di domani appartengono a questo gruppo è dello 0,1%. La probabilità che non vi appartenga è quindi il 99,9%. La probabilità che nessuno di loro domani sia morto è circa il 13,5%. Quindi la probabilità che almeno uno di loro sia morto è 86,5%. E’ la stessa probabilità che tra le persone che oggi fanno il vaccino AstraZeneca domani ci scappi il morto. E come dicevo – conclude il professor Giammaitoni – la statistica non ci dice nulla sulla causa”.