Memorandum Melasecche, Nodo Perugia ? “Prosegue l’iter, il 2023 sarà determinante”
Per il Nodo di Perugia prosegue l’iter progettuale previsto, “sotto costante monitoraggio” da parte della Regione e con “contatti continui” con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con Anas “allo scopo di evitare possibili ritardi”. E’ in sintesi quanto comunica l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, facendo il punto sulle procedure in atto. ” Sul nodo di Perugia – evidenzia Melasecche – si susseguono ogni giorno le stesse notizie degli ultimi venti anni: file, incidenti, problemi che arricchiscono ormai con una frequenza snervante la cronaca locale. Il problema è ampiamente noto e bisognerebbe chiedere spiegazioni di quanto accade a coloro che hanno amministrato da lustri nel non essere stati in grado di prendere una minima decisione ( il sindaco Romizi ? ndr), mentre il problema si ingigantiva a dismisura fino a raggiungere situazioni inaccettabili come quando, a causa dei frequenti blocchi al traffico sulle arterie principali, lo stesso si riversa su Ponte San Giovanni, Ballanzano, sulle aree industriali e in tutta la viabilità interna già di per sé insufficiente, a causa di una inadeguata pianificazione urbanistica che andava realizzata prima dell’enorme sviluppo edilizio a cavallo fra fine ‘900 e inizio del secolo. E’ per tutto questo che la Regione, insediata la giunta Tesei, ha immediatamente messo mano al principale problema del traffico dell’Umbria, fornendo ad Anas, per ragioni di opportunità e velocizzazione, il progetto preliminare esistente, sostenendo poi con decisione tutte le complesse fasi procedurali fino a giungere, poche settimane fa, alla acquisizione del progetto definitivo, notevolmente migliorato ambientalmente rispetto al precedente. Il tutto – prosegue l’assessore Melasecche – senza perdere tempo prezioso perché, mentre le polemiche cercavano persino di bloccare la progettazione, la stessa procedeva regolarmente con i relativi sondaggi geognostici. Altrettanto faticoso, quanto puntuale, è stato il lavoro politico per giungere ad una condivisione generale con il progetto che, lo ricordo, si sta sviluppando di pari passo con la decisione del comune di Perugia di realizzare l’ampliamento del centro commerciale di Collestrada con tutto quanto necessario al raccordo, i cui confronti stanno proseguendo, fra viabilità privata e quella pubblica. Nel frattempo, a livello ferroviario, è stata ricostruita e completamente riattivata la tratta Ponte San Giovanni-S.Anna della Fcu, mentre è in corso la modernizzazione della stazione di Ponte San Giovanni con nuove opere civili e le più moderne tecnologie, particolarmente urgente per la gestione del traffico ferroviario in quella intersezione. Questa prevede, infatti, l’arrivo e la partenza in contemporanea di treni dal nord al sud della Fcu, dall’est all’ovest della linea Foligno-Terontola al cui tavolo tecnico-politico stiamo ottenendo la nuova stazione aeroporto di Collestrada, che fungerà anche da metropolitana di superficie da est verso il capoluogo di regione per favorire una riduzione del traffico automobilistico. Analogo approccio – aggiunge Melasecche – con la rivalutazione della stazione di Ellera che potrà in futuro meglio collegare su ferro quel quartiere con il centro di Perugia. Un progetto questo, come si comprende, estremamente articolato e complesso reso possibile da una visione strategica di medio-lungo periodo che stiamo trasfondendo nel nuovo Piano regionale trasporti in fase di definizione prima del necessario confronto pubblico. Sono comprensibili in questa fase alcuni nervosismi da parte di coloro che, esasperati dal traffico debordante, non conoscendo i complessi meccanismi progettuali, autorizzatori, concorsuali previsti obbligatoriamente per legge a tutela della legalità e della certezza tecnica delle conclusioni di opere di questa portata, credono possibili interventi miracolistici. Purtroppo non è così e solo la tenacia di chi amministra, fondata sulla professionalità di tecnici di alto livello e sull’impegno puntuale delle amministrazioni interessate, riesce a far compiere passi avanti ad opere che per decenni sono state abbandonate a se stesse mentre i problemi connessi si incancrenivano”. Quanto ai finanziamenti necessari a realizzare il prtogetto complessivo del Nodo, Melasecche ricorda che ” è improprio citare fondi Pnrr, perché non è consentito l’utilizzo per opere stradali”. Quanto all’iter progettuale, “la situazione attuale prevede l’invio entro gennaio al Ministero dell’Ambiente del progetto definitivo per ottenere il giudizio di ottemperanza, mentre in contemporanea verrà inviata dall’Anas al Mit la richiesta di indizione della Conferenza di servizi, in quanto si tratta di un progetto di legge obiettivo”. ” Per la revisione progettuale del secondo stralcio, Madonna del Piano – Corciano, anch’esso inserito dal governo (quello precedente guidato da Draghi, ndr) nel Def 2022, la copertura – spiega Melasecche – è inserita nei fondi per la progettazione del Contratto di programma per cui deve provvedere con urgenza l’Anas ad assegnare relativo incarico professionale”. ” Il 2023 sarà determinante – sostiene l’assessore regionale – sia per completare questa fase propedeutica alla cantierizzazione del primo stralcio, che per risolvere i problemi tecnici relativi all’ampliamento delle rampe di Ponte San Giovanni, oltre che per l’avvio della revisione progettuale del secondo”,