Motocross Umbria under 13, Burrini e Mescolini vivono il loro sogno in Trentino, invitati alla MXGP Academy
Due giovanissimi piloti umbri di motocross, entrambi di dieci anni, Riccardo Burrini e Riccardo Mescolini, convocati, insieme a otto “colleghi”, tutti under 13, per partecipare alla MXGP Academy, la più prestigiosa ed esclusiva scuola internazionale di questa specialità del fuoristrada.
La chiamata è arrivata quasi a sorpresa, per il GP del Trentino, disputato a Pietramurata, sulla pista Il Ciclamino. Sicuramente alla scelta degli organizzatori hanno contribuito le eccellenti prestazioni fornite dai due nel Campionato Italiano Junior (6° Burrini, 7° Mescolini) e nel Trofeo delle Regioni (4° Mescolini, 7° Burrini); ma che su dieci “pilotini” italiani, ben due potessero venire dall’Umbria, nessuno lo avrebbe pronosticato.
Così, accompagnati dai genitori e da Luca Andreani, ex-pilota, ora talent-scout e referente per il minicross del comitato regionale della Federmoto, i due Riccardo – amicissimi nella vita, grandi rivali in pista – hanno affrontato la trasferta. E’ stato un carosello di incontri, esperienze, lezioni teoriche, anche in presenza di Thomas Traversini, il campione perugino che ora fa il Commissario Tecnico del motocross azzurro ed ha recentemente trionfato nel mondiale per nazioni. Il gruppo di mini-piloti è anche entrato in pista, per un’intensa sessione di guida, che ha avuto due docenti d’eccezione, gli olandesi Jan Postema e John Van Den Berk, quest’ultimo due volte iridato, nel 1987 e 1988.
Il programma di tre giorni ha compreso uno dei momenti più attesi ed emozionanti, l’incontro con i piloti “veri” (come li chiamano i ragazzi), i protagonisti del mondiale, che li hanno accolti con simpatia nelle hospitality dei team e si sono intrattenuti con loro.
E in questa circostanza sono emerse, tra risate e stupore, la verve e la simpatia dei due umbri.
Burrini, di Magione, portacolori del Moto Club Trasimeno di Castiglione del Lago, è andato sotto la tenda della Yamaha ufficiale a cercare lo svizzero Geremy Seewer, attualmente 6° nel mondiale, che aveva già incontrato in allenamento a Montevarchi e al quale aveva fatto notare che hanno lo stesso numero, il 91. Il ventisettenne specialista elevetico (poi vincitore del GP sulla pista trentina) lo ha riconosciuto e lo ha accolto con grande cordialità.
Mescolini, di Marsciano, iscritto al Moto Club Scorpioni, ha sorpreso e fatto divertire tutti quando, al cospetto di Maxime Renaux, 21 anni, francese, che poi, proprio al Ciclamino, ha conquistato il titolo mondiale della MX2, gli ha chiesto: “ma ti prende mai l’ansia prima di partire?”. Riccardo si è poi incontrato con il suo “amico” Mattia Guadagnini, 19 anni, pilota ufficiale KTM, sicuramente il giovane italiano più promettente, attualmente 4° nella classifica iridata della MX2, con il quale – ha raccontato – durante la stagione si scambia messaggi e video-chiamate sui social per chiedergli consigli o anche solo per salutarsi. E anche Guadagnini non ha mancato di esternare la sua simpatia per Riccardo.
La domenica, infine, i due piccoli eroi hanno potuto assistere al Gran Premio, vivendolo ancora “dall’interno”, prima di tornare a casa (e a scuola).
E’ stata un’esperienza straordinaria, quasi una favola per Burrini e Mescolini, immersi per tre giorni nel top dello sport che amano, sentendosi protagonisti.
“Una grande soddisfazione per tutto il motociclismo umbro” commenta Luca Cardoni, ternano, Presidente del comitato regionale Federmoto. “I nostri ragazzi crescono e crescono bene, grazie ad un ottimo lavoro di staff. La convocazione è stata in sé un premio, considerate le dimensioni della nostra regione in confronto a quelle di autentici colossi che vantano elevatissimi numeri di praticanti. Siamo grati alla Federazione Motociclistica Italiana ed agli organizzatori del mondiale per averci offerto questa preziosissima opportunità” sottolinea Cardoni. “Il confronto per i giovani è fondamentale, sia sul piano sportivo sia su quello umano; solo così, uscendo dal proprio ambito, possono crescere e maturare”.