Perugia, passa sotto silenzio la stangata della tassa rifiuti: protesta la Uil
“Sta passando sotto silenzio la stangata della tassa rifiuti che colpisce anziani e famiglie umbre”. È quanto affermano il segretario generale Uil Umbria Maurizio Molinari e la segreteria generale Uilp, Elisa Leonardi. ” L’autorità Umbria rifiuti e idrico – spiegano i vertici della Uil – ha comunicato in questi giorni ai Comuni gli aumenti da praticare sulla tassa rifiuti per famiglie e imprese nel 2024: si va da 5% al 9%. Questi aumenti sarebbero dovuti al recupero dei costi dell’inflazione sostenuti dai gestori del servizio nel biennio 2022-2023, e definiti a detta dell’Auri con il metodo di calcolo fornito dell’Autorità nazionale di regolazione per energia reti e ambiente. Se il motivo è quello, va evidenziato che già nel 2023 i comuni avevano rivisto i propri piani economico-finanziari del servizio rifiuti per inserire i maggiori costi dovuti all’inflazione, e alle famiglie umbre era toccato coprire quei costi con ulteriori aumenti tariffari. Ora la questione si ripropone di nuovo e sempre con la stessa motivazione “. Per Molinari e Leonardi è stato ” deciso dall’Auri e dall’assemblea dei sindaci senza alcun confronto preventivo con le parti sociali. Confronto che non c’è neppure nella predisposizione dei nuovi piani economico-finanziari per il 2024″. I due segretari della Uil ricordano che gli aumenti ” sfiorano le due cifre, Perugia è tra i più alti, ma molti comuni si stanno allineando a quella posizione, ignorando le gravi condizioni economiche in cui versano famiglie e imprese umbre e come questi nuovi aumenti renderanno ancora più critiche tali condizioni”. Questo modo di operare di enti e comuni ” è sbagliato, in spregio ai principi di confronto e concertazione sulle manovre economiche e tariffarie che incidono pesantemente sui bilanci familiari”. Per la Uil occorre costruire ” un bilancio comunale, con l’obiettivo di tener conto delle esigenze anche dei più deboli”. Tra l’altro, sottolineano i due segretari, “al costo elevato del servizio non corrisponde una pari qualità dello stesso”. I comuni dovrebbero, invece, far sapere quanto stanno facendo per razionalizzare il servizio e contenerne i costi, oltre a che punto è la lotta alla evasione tariffaria. Per tutte queste ragioni la Uil chiede che “le nuove tariffe dei rifiuti non vengano stabilite prima che non ci sia stata la concertazione con le forze sociali territoriali”