PD umbro verso le primarie, “chi sta con chi”: nomi e schieramenti dei democratici dell’Umbria
Ancora sono molte le incognite per azzardare previsioni sulle scelte dei democratici umbri in vista del congresso nazionale. Una cosa però è certa: il derby emiliano Bonaccini-Schlein dividerà il gruppo dirigente dem dell’Umbria. Qualche sindaco, forse, proverà a spingere per il collega di Pesaro Matteo Ricci ma alla fine il grosso si dividerà fra Stefano Bonaccini, 55 anni, presidente della Regione Emilia Romagna dal 2014 e Elly Schlein, 37 anni, ex eurodeputata e vicepresidente di Bonaccini, eletta a settembre deputata. Area Dem, che fa capo all’ex ministro Dario Franceschini, in Umbria è guidata storicamente da Marina Sereni e sembra destinata a schierarsi con Elly Schlein. Base riformista, capeggiata dall’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, era rappresentata in Umbria dall’ex presidente del Consiglio regionale Donatella Porzi, passata poi con Azione in occasione delle ultime elezioni politiche. Oggi Base riformista è rappresentata da un buon numero di ex popolari e da alcuni amministratori locali. I Giovani Turchi di Matteo Orfini, una volta rappresentati dall’ex governatrice Katiuscia Marini e dall’ex deputato Giampiero Giulietti, hanno già deciso di scendere al fianco di Bonaccini. C’è poi la sinistra dem di Andrea Orlando e Goffredo Bettini, gelida verso Stefano Bonaccini e dubbiosa su Elly Schlein, che sta in mezzo al guado e prova a sparigliare le carte annunciando un possibile sostegno a Matteo Ricci. In Umbria la sinistra dem annovera diversi esponenti degli ex Ds: l’ex sindaco Wladimiro Boccali, l’ex senatrice Valeria Cardinali, l’ex sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e diversi dirigenti di partito. Restano gli attuali due parlamentari umbri: Anna Ascani e Valter Verini. L’enfant prodige dell’Alto Tevere Anna Ascani, deputata ex lettiana e renziana, oggi di nuovo vicino a Letta, sembra intenzionata a sostenere la Schlein anche se in molti scommettono che all’ultimo minuto potrebbe unirsi alla corsa di Bonaccini. L’usato sicuro Valter Verini, senatore vicino all’ex segretario Veltroni, preferisce invece (almeno per ora) stare alla larga da tutti puntando magari ad un ruolo di garanzia che non lo obbliga a schierarsi. Veniamo, invece, ai consiglieri regionali dem: Simona Meloni, capogruppo a Palazzo Cesaroni, ha scelto Bonaccini, stessa cosa Fabio Paparelli che poche sere fa ha riunito a Gabelletta di Terni i suoi sostenitori. Michele Bettarelli, tifernate, è orientato ad appoggiare il presidente dell’Emilia Romagna anche se ultimamente si sarebbe avvicinato ad Anna Ascani. Una scelta che potrebbe condizionare la sua posizione congressuale (Schlein ?). Resta il segretario regionale Tommaso Bori che ha condiviso l’iniziativa di “Coraggio Pd” a Roma promossa dal capogruppo dem in Europa Brando Benifei. Fino a questo momento Benifei non si è pronunciato e non c’è una collocazione ufficiale anche se molti scommettono su un suo sostegno alla Schlein. Una scelta che potrebbe però non condizionare Bori orientato a sostenere Bonaccini. L’area che ha sostenuto Letta in Umbria (Cristofani e altri) è invece schierata su Bonaccini. Sul sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, potrebbero convergere il primo cittadino di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e qualche ex amministratore di Foligno. L’ultima incognita riguarda la partecipazione alle primarie: quante persone si presenteranno ai gazebo ? Più saranno e meno il gruppo dirigente attuale potrà garantire l’esito finale.