Perugia, 43enne assolto dall’accusa di aver violentato la nipotina di 14 anni
L’accusa era terribile e piena di episodi: avere violentato per anni la nipote minorenne. La procura della Repubblica aveva chiesto cinque anni di carcere. Una vicenda travagliata e dolorosa che un 43enne della provincia di Perugia ha vissuto come un terribile incubo per un lungo periodo della sua vita. Alla fine l’accusa è caduta e l’uomo è stato assolto. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Perugia, Valerio D’Andrea, ieri, al termine del processo con rito abbreviato. Per l’accusa l’imputato aveva abusato sessualmente della nipotina quattordicenne che gli veniva affidata in più occasioni. Insomma, il 43enne avrebbe approfittato della piccola costringendola “a subire atti sessuali”. La bambina sarebbe stata più volte palpeggiata e baciata dallo zio che voleva “attirarla verso di sé”. L’uomo, sempre secondo l’accusa, avrebbe quindi “approfittato della sua inferiorità psicofisica”. La difesa del 43enne, avvocati Ilaria Iannucci ed Ercole D’Amico, hanno sempre sostenuto la non attendibilità della nipotina. Alla fine il giudice ha assolto l’uomo da tutte le contestazioni non credendo alla ricostruzione dell’accusa.