Perugia, aggressore dal dipendente del tribunale: arrestato
PERUGIA – Ancora una volta, l’Arma dei Carabinieri di Perugia ha ottenuto un importantissimo risultato sotto il profilo della sicurezza, a coronamento di una brillante attività d’indagine volta all’individuazione e al successivo rintraccio di un pericoloso soggetto, ancora a piede libero per le strade della città.
I Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Perugia, infatti, allo esito di serrate investigazioni, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto di un cittadino congolese, classe ’89, già noto alle cronache giudiziarie locali, in Italia senza fissa dimora e privo di documenti di riconoscimento, con l’accusa di aver perpetrato una tentata rapina in danno di una donna italiana e due successive aggressioni che hanno provocato importanti lesioni a una ragazza ucraina e a un dipendente del Tribunale di Perugia, intervenuto in suo soccorso.
In particolare, dalle investigazioni condotte, sviluppate mediante analisi delle immagini registrate da sistemi di videosorveglianza e corroborate dall’acquisizione delle dichiarazioni rese dalle vittime e dai testimoni del fatto, è emerso che il fermato, alle ore 08:00 circa del 30 gennaio u.s., nei pressi di Borgo XX Giugno, ha dapprima tentato di rapinare, con minaccia, una donna italiana del telefono cellulare e, successivamente, dopo aver percorso corso Cavour, senza alcuna causa scatenante, ha sferrato uno schiaffo al volto di una donna di nazionalità ucraina. In quel momento un dipendente del Tribunale di Perugia, trovatosi casualmente nei pressi di via G. Marconi, nel tentativo di soccorrere la malcapitata, ha estratto il proprio telefono cellulare per contattare il 112, non riuscendo però nel suo intento. Infatti, l’uomo è stato immediatamente raggiunto dall’aggressore, il quale lo ha violentemente colpito con calci e pugni, per poi dileguarsi a piedi per le vie limitrofe, facendo perdere le proprie tracce e lasciando l’uomo svenuto e sanguinante in terra.
Le indagini, scattate nell’immediatezza, hanno quindi fatto emergere un robusto quadro indiziario a carico del predetto, che ha consentito agli operanti di identificarlo compiutamente. A quel punto, l’attività di ricerca, protrattasi senza soluzione di continuità, è culminata, nella nottata del 4 febbraio, con il rintraccio e il conseguente fermo di indiziato di delitto dell’uomo.
Al termine delle formalità di rito, il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Perugia – Capanne, come disposto dall’Autorità Giudiziaria inquirente che, nella mattinata odierna, ne ha convalidato il fermo e disposto la permanenza in carcere.