Perugia, il giuramento della sindaca Vittoria Ferdinandi

Nella seduta del 15 luglio, la sindaca Ferdinandi ha prestato il giuramento di rito di leale osservanza della Costituzione italiana.

La prima cittadina ha quindi salutato i componenti del Consiglio, della giunta, la stampa e i numerosi cittadini e cittadine riuniti nella sala dei Notari per seguire la diretta streaming, oltre che nella stessa sala consiliare.

“L’insediamento del Consiglio -ha esordito Ferdinandi -, nella liturgia laica della politica cittadina, è uno dei momenti più importanti ed emozionanti. Con riconoscenza, gratitudine e senso di responsabilità mi presento come la vostra sindaca, pronta a guidare con lealtà e umiltà la nostra comunità”. Non è facile esprimere la grande emozione che provo in questo momento – ha proseguito -. Comincio ringraziando tutti coloro che oggi mi hanno rivolto un augurio di buon lavoro. Voglio estenderlo a tutte e tutti voi, nella consapevolezza che ciò che oggi iniziamo insieme, ognuno con le proprie responsabilità, i propri ruoli, visioni e idee, sarà un lungo e appassionante cammino”.

“Il Consiglio comunale – ha poi affermato la sindaca – rappresenta il cuore pulsante e vivo della politica cittadina, il luogo ove si raccolgono gli indirizzi politici, in cui si esercita il controllo, in cui ognuno di noi, nel rispetto dei ruoli e delle competenze dateci dalla legge e dai cittadini, esercita il governo politico della città. Questo è il luogo che ci riporta all’enormità dell’impegno che ci stiamo assumendo: quello di prenderci cura della nostra città, di servirla con disciplina e onore”.

Dopo aver ringraziato “i cittadini e le cittadine che oggi sono qui in tantissimi”, Ferdinandi ha detto grazie “prima di tutto a tutti coloro ci hanno sostenuto, non solo attraverso il voto, ma essendosi assunti individualmente, liberamente e appassionatamente lo sforzo e il compito di una campagna elettorale che è stata una grandissima vittoria collettiva”. Ma un ringraziamento è stato espresso anche nei confronti di “tutti i cittadini e le cittadine che non hanno scelto la nostra parte politica, anzitutto per aver esercitato un diritto fondamentale, che sale e anima della nostra democrazia, come il diritto di voto, ciò che in fase di ballottaggio ha portato Perugia a essere la prima città per affluenza alle urne. Vi prego di continuare a essere attivi, critici e propositivi nei confronti del nostro governo. Vi prometto che cominceremo a lavorare da subito nell’interesse di tutti”.

“Grazie per essere qui oggi – ha continuato – nella speranza che continuiate a esserci sempre, nella consapevolezza che solo insieme potremo bucare quella omogeneità verticale e asfittica a cui le istituzioni arrivano quando si ripiegano su sé stesse. Senza l’intelligenza e l’emozione collettive che questa campagna elettorale è stata in grado di suscitare non esiste alcun cambiamento possibile. In questi mesi abbiamo scoperto che il Comune non è solo Palazzo dei priori, ma è nelle strade, nelle piazze, nei cva, negli ospedali, nelle scuole, nella solitudine dei nostri anziani, nella fatica delle donne divise tra impegni di cura e di lavoro, nella sofferenza, nell’esclusione dei disabili, nei sogni di nostri giovani. Il Comune è nella vita di tutti. Proprio per questo vogliamo costruire una politica che non perda la città che ha ritrovato. Oggi intorno a noi c’è la grandezza della nostra storia, ma fuori di qui ci sono bisogni, desideri e aspettative della città. È compito di ognuno di noi portare all’interno di quest’aula quei sogni e quei desideri, solo così potremo rendere la politica un luogo orizzontale e fare in modo che il Comune costruisca servizi di prossimità e risposte concrete sempre più vicine alle esigenze dei nostri cittadini”.

Secondo la sindaca, “è necessario ripartire dalla orizzontalità, dalla partecipazione, dai territori. Ci impegneremo per costruire un modello di amministrazione che possa riaprire spazi e strumenti capaci di rimettere davvero i territori al centro del governo. Questa è la fase in cui nessuno di noi deve vincere ma deve convincere, e non solo una parte della città, ma la città intera. Perché le istituzioni non hanno colore, non hanno padroni né padrini, ma devono rappresentare tutti. Non si governa contro qualcuno o qualcosa, ma per qualcosa, per il bene della città. Non verremo ricordati per ciò che non riusciremo a fare a causa delle nostre distanze e dei nostri dissidi, ma per ciò che sapremo fare insieme”.

“Per governare bene – ha detto ancora la prima cittadina – non c’è bisogno di risposte giuste e preconfezionate, ma di domande buone a cui trovare una risposta tutti insieme. Per questo chiedo alla maggioranza di raccogliere la sfida che la città ci ha consegnato: quella di riuscire a tenerci uniti nelle nostre differenze, a governare nella coesione, a fare in modo di lavorare per rafforzare il nostro spirito di coalizione, a costruire un metodo di governo fondato sull’ascolto e sul confronto con i temi. Mi auguro che quest’aula sia la cornice in cui vengono spese parole di fermezza e pudore e mai di arroganza, in cui non trovino spazio parole di chiusura, fatte di recinti, armate a difesa del pensiero unico, ma che siano parole di apertura e incontro. Chiedo alla minoranza di fare un’opposizione ferma e leale, di non scadere nelle vecchie liturgie di apparato e posizionamento politico, ma di prendere il confronto politico come un’occasione di crescita e trasformazione dialettica. Il mio augurio è che in quest’aula si abbai la forza di convergere sui temi senza la paura di indebolire le proprie identità”.

“Purtroppo – ha sottolineato la sindaca – il panorama politico ci ha abituati a una politica in cui i muri e lo scontro per l’annientamento dell’avversario politico sembrano essere l’unica regola possibile. Mi auguro che questo sarà il luogo della politica che si sforza di costruire ponti, di far sì che dai confronti nascano risposte sempre più efficaci che abbiano come unico obiettivo il bene della città. Abbiamo bisogno che ognuno di voi senta di esprimere in questa sede i propri talenti e competenze, abbiamo bisogno di mettere insieme e in condivisione le vostre idee, progettualità e desideri per la città. Perugia merita questo: competenze, impegno, passione e senso di responsabilità”.

Ferdinandi ha fatto riferimento anche “alle grandi sfide che ci attendono: prima di tutto quella delle difficoltà economiche di una nuova fase politica, che sarà fatta di spending review e di tagli; poi le grandi sfide della transizione ecologica, della lotta alle disuguaglianze, dell’inclusione, della messa a terra delle progettualità del Pnrr e per far sì che quelle risorse siano davvero un’occasione per la città e non un elemento di criticità, del diritto alla salute, del diritto a un lavoro equo, dignitoso e sicuro. Tutte sfide che, se sapremo collaborare, riusciremo a trasformare in grandi opportunità”.

A tal fine “sarà necessario ricucire un rapporto tra la politica e la vita reale delle persone. La generazione che rappresento, e che non è questione di colore politico perché vedo tanti suoi rappresentanti anche all’opposizione, saprà farsi interprete del cambiamento. È la generazione che più ha subito le contraddizioni e asperità del qui ed ora, dei portaborse, degli stagisti, delle cameriere con due lauree, quella che ha conosciuto la fatica del doppio lavoro, le paghe da miseria, il dovere di abbandonare le proprie città per cercare futuro altrove. Una generazione che si è già da tempo scrollata di dosso le vecchie ideologie e sa che la politica deve parlare alla vita reale delle persone e rappresenta il primo strumento per modificarne le condizioni, a partire dai più fragili”.

Questo l’augurio a tutti i componenti del Consiglio: “Abbiate a cuore le comunità e le istituzioni che rappresentate, siate tenaci nel perseguire il bene comune, siate visionari e appassionati nell’ascoltare i sogni e le aspirazioni dei cittadini. Vedo tra voi moltissime persone che per la prima volta, come me, si accingono a un ruolo amministrativo: avviciniamoci a questo ruolo con l’umiltà di volere imparare, ma non perdiamo la determinazione di scoprire e costruire nuove strade. Non abbiate paura di forzare limiti e recinti, sempre nel rispetto dei quadri normativi. Ogni volta che vi troverete di fronte a bivi con strade troppo strette, pensate a costruire una terza via. La politica è infatti la scienza che deve studiare le soluzioni anche quando le soluzioni sembrano non esserci. E questa terza via è quella seguita nella composizione della giunta comunale. Siamo riusciti a lavorare in concordanza e trasparenza senza farci risucchiare dalle solite logiche di spartizione di potere e di posizionamenti. Abbiamo dimostrato che la politica può essere al servizio di un progetto più complessivo capace di superare gli individualismi e di premiare le competenze, la trasparenza e la responsabilità. Così abbiamo creato una giunta fatta di uomini e donne dediti e competenti, che avranno a cuore solo lo sviluppo della nostra città. Abbiamo individuato deleghe che potessero permetterci di costruire la visione della città futura: una Perugia che torni a essere europea, aperta al mondo, che riparta dalla cultura e dai saperi come motori di innovazione e come principali costruttori delle nostre individualità singole e collettive”.

Ferdinandi ha rivolto anche “un pensiero e ringraziamento al sindaco uscente Andrea Romizi per la dedizione con cui ha servito la città negli ultimi dieci anni” e “un saluto affettuoso a Margherita Scoccia, che ha condiviso con me la bellezza ma anche la fatica di una campagna dai toni troppo accesi e aspri. In lei – ha proseguito la sindaca – ho visto moltissime qualità e competenze che spero riusciremo a valorizzare in un rapporto proficuo e leale”. Infine, un ringraziamento a “tutti i candidati e candidate non eletti, a tutte le persone che si sono impegnate in questa campagna elettorale” e ai dirigenti e dipendenti comunali.

Da ultimo, Ferdinandi ha citato Aldo Capitini: “Perugia sta senza l’incombere di null’altro che del cielo: questo è un suo verso che contiene l’altezza e la straordinarietà della nostra città e quindi anche la grandezza del compito che stiamo per assumerci. Questo dovrà essere un principio capace di guidarci nel nostro governo, di dirci che dovremo essere capaci di costruire orizzonti ampi e visioni lunghe che non lascino incombere vecchie logiche ma che rimettano al centro solo la volontà di investire sul bene comune della città”.

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La sindaca Ferdinandi ha poi formalizzato all’assemblea le nomine dei componenti della nuova giunta tra cui quella del vicesindaco.

Questi i nove membri dell’esecutivo presieduto da Ferdinandi con le rispettive deleghe:

Marco Pierini (politiche culturali, gestione beni culturali, musei civici, biblioteche, rapporti con le istituzioni culturali e fondazioni, grandi eventi), nominato anche vicesindaco;

Alessandra Sartore (politiche finanziarie e bilancio, patrimonio, partecipate, personale);

Francesco Zuccherini (Agenda urbana, lavori pubblici, piano strade e marciapiedi, edilizia privata, protezione civile);

Costanza Spera (politiche sociali, pari opportunità, diritto all’abitare, contrasto alle discriminazioni e lotta alle disuguaglianze, promozione di politiche a sostegno delle vittime della violenza di genere, nuove cittadinanze);

David Grohmann (ambiente, aree verdi, rigenerazione urbana, bellezza urbana, transizione ecologica, politiche del cibo);

Andrea Stafisso (sviluppo economico sostenibile, commercio e artigianato, smart city e innovazione tecnologica, transizione digitale, rapporti con università, e istituti di alta formazione);

Francesca Tizi (politiche energetiche, edilizia scolastica, istruzione, servizi al cittadino);

Fabrizio Croce (turismo, città storica, spettacolo dal vivo e creatività urbana, rapporti con le associazioni culturali, economia della notte);

Pierluigi Vossi (sport, mobilità e infrastrutture connesse).

Restano riservate alla diretta competenza della sindaca tutte le altre funzioni non delegate agli assessori e, in particolare, quelle relative a: partecipazione, dimensione europea, diritto alla salute, pubblica sicurezza, gemellaggi, Pnrr, avvocatura comunale, coordinamento e attuazione del programma di mandato, organizzazione dell’ente, stampa, comunicazione e pubbliche relazioni, benessere psicologico, politiche giovanili e lavoro, educazione alla pace e non violenza, dialogo interreligioso e interculturale, affari istituzionali

La sindaca, ad ogni modo, ha preannunciato che prossimamente saranno formalizzate deleghe anche in capo a esponenti del Consiglio.