Perugia, nessun taglio ore all’assistenza per le disabilità ma appello al Ministero

“Il tema della disabilità è e rimarrà centrale nelle azioni di governo questa amministrazione comunale. Non solo perché sentiamo come doveroso prestare innanzitutto attenzione a chi necessita di maggiore cura, ma anche perché il fenomeno rappresenta una problematica in forte crescita, in particolare per quanto riguarda i disturbi dello sviluppo neurologico, tra cui i disturbi dello spettro autistico e quelli del comportamento e dell’attenzione.
A Perugia, il nuovo anno scolastico si sta per aprire con una sensibile crescita del numero di alunni e alunne con disabilità, che saranno 60 in più rispetto allo scorso anno. Questo incremento avviene a fronte di uno stanziamento di risorse destinate alla loro assistenza scolastica, stabilito a livello ministeriale sulla base delle iscrizioni relative all’anno scolastico 2023/2024. L’amministrazione comunale si è recentemente trovata di fronte a una scelta difficile: ridurre, nostro malgrado, le ore di assistenza da 6,5 a 5,5 a causa delle risorse disponibili a bilancio, oppure adoperarsi per colmare questo gap finanziario, andando ad individuare risorse aggiuntive, in attesa che il Ministero adegui il fondo. È ciò che ho cercato di fare con convinzione e determinazione in queste ore. Abbiamo lavorato alacremente vagliando ogni possibile strada fino ad individuare la soluzione che si è resa possibile grazie alla collaborazione efficace e sinergica tra gli assessorati alla Scuola, al Sociale e al Bilancio. Grazie alla prontezza e alla sensibilità delle assessore Tizi, Spera e Sartore, siamo riusciti a trovare i fondi necessari affinché il servizio di assistenza per le studentesse e gli studenti con disabilità non subisse riduzioni di orario. Ringraziamo per questo anche la USL Umbria 1 che ha permesso l’utilizzo anche di fondi destinati alle disabilità.
Tuttavia, non possiamo accettare un sistema di norme nazionali che non consenta di erogare le risorse necessarie a garantire un servizio così indispensabile per l’assistenza di chi ha bisogno di supporto durante le attività scolastiche. Per questo motivo, mi impegnerò a sensibilizzare fin da subito il Ministro dell’Istruzione Valditara e la Ministra per le Disabilità Locatelli affinché venga modificata quanto prima, una norma che necessita di essere adeguata alle esigenze che emergono all’inizio di ogni anno scolastico, consentendo così agli enti locali e alle scuole una adeguata programmazione. Farò inoltre appello anche a tutte e tutti i parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, affinché nella nuova manovra di bilancio venga comunque potenziato il fondo destinato a queste necessità. Ritengo sia nell’interesse collettivo trovare soluzioni praticabili e concrete affinché situazioni come queste non debbano mai più verificarsi. Tagliare sull’assistenza scolastica alla disabilità significa stroncare i percorsi di sviluppo e quindi il futuro dei più fragili, e questo una società civile non può permetterlo. Mi auguro, pertanto, che nel corso del G7 Inclusione e disabilità, in programma il prossimo ottobre nella nostra città, ci sia spazio per affrontare un tema così decisivo per la vita dei nostri studenti e delle nostre studentesse”.