Perugia, operazione antidroga a Fontivegge: arrestati sei pusher. La droga arrivava in treno e autobus.

Ancora non c’era il Covid quando i finanzieri del Comando provinciale di Perugia hanno iniziato l’indagine. Hanno iniziato a seguire un nigeriano – successivamente individuato come il capo dell’organizzazione criminale – sul quale si concentravano una serie di indizi che con il passare delle settimane si sono trasformati in certezze. La tecnica investigativa  messa in campo è stata quella tradizionale con appostamenti e pedinamenti, tecnica che storicamente non delude mai gli inquirenti.  Quando sono stati raccolti elementi sufficienti si è proceduto a installare le telecamere nei posti dove avveniva lo spaccio. Si è così arrivati all’operazione  ”  Beautiful eye” che ha consentito il sequestro di 2,3 chilogrammi di marijuana e 90 di cocaina, con quasi 200 momenti di cessione della droga ricostruiti e documentati dalle fiamma gialle del gruppo antidroga. Sono stati individuati anche alcuni clienti , cinque dei quali segnalati alla Prefettura di Perugia come consumatori. La droga arrivava a Perugia dal Lazio, i corrieri viaggiavano a bordo di treni e autobus. Non volevano correre rischi, temevano che viaggiare in auto era troppo rischioso, avvertivano il pericolo di essere fermati lungo il tragitto da qualche pattuglia delle forze di polizia. Molto più sicuro l’autobus o il treno. Erano accorti, tutto ciò che realizzavano doveva rispondere ai migliori elementi di sicurezza. Eppure i finanzieri avevano capito tutto , comprese le modalità di trasporto. Alla fine , con decisione del Gip del Tribunale di Perugia, sono stati tutti arrestati e smantellata una importante rete di spacciatori che operavano su Fontivegge. Sei arresti , tanta droga sequestrata e nei guai anche alcuni clienti.