Perugia, Re.Leg.Art. cambia sede ma non mission
RE.LEG.ART. per più di 40 anni ha operato in via Fiorenzo di Lorenzo, ed è sempre stata una parte della storia di Perugia. Adesso la storia continua in Via Fausto Luciani, 31 a Castel del Piano.
Un’esperienza innovativa che rappresenta un modello su base nazionale in quanto attraverso l’artigianato si riesce a produrre inclusione sociale ed inclusione lavorativa. Un passo importante che apre una nuova fase della cooperativa, in cui si punterà sempre con più convinzione sul design, sull’innovazione, sulla sostenibilità e sui materiali di pregio.
Questo “cambiamento” è stato possibile grazie al Progetto OPEN LaB, presentato nel contest Investiamo sociale e finanziato poi dalla Fondazione Perugia e Fondazione Accenture.
“Un sogno che si è avverato: un tornare indietro per creare innovazione – dice Silvia Romaniello Presidente della cooperativa – Noi soci abbiamo tanto desiderato una Bottega Diversa in un unico piano, con la vetrata che crea trasparenza, affinché chiunque entri, possa vedere, osservare quello che siamo capaci di fare”.
Creare sempre più, specie dopo la Pandemia, un ambiente ricco di relazioni. Questo ora è possibile anche grazie ai Laboratori in collaborazione con Docenti e Studenti dell’Università di Perugia Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale corso in Design.
“Questo ci arricchirà, ci donerà soddisfazioni – afferma Loredana Zamponi Vicepresidente-
I ragazzi godranno di un ambiente aperto e porteremo a compimento la nostra Mission. Il sogno si è avverato anche grazie ai donatori, sostenitori e alla nostra tenacia, insieme ci siamo spesi, chinati, adoperati alla riuscita di tutto ciò”.
Perché la Mission è sempre stata quella di rendere dignitosa la vita di ciascuno, soprattutto delle persone più fragili, attraverso il lavoro. Il lavoro è la cosa che ci rende liberi e che ci fa capire l’importanza delle nostre azioni. E la Mission prende ancora più valore con questo progetto importante: consentire a tante persone con disabilità di avere una vita vera, una vita impegnata in un’attività lavorativa. Un progetto che consente di essere persone con una dignità al pari di tutti gli altri.
“Crediamo che nei prossimi anni – riferisce Andrea Bernardoni Presidente Legacoopsociali Umbria – questi interventi debbano essere sostenuti e possono essere finanziati anche con fondi pubblici, attivando un mix di risorse pubbliche, risorse di comunità e risorse private di mercato. In modo da sperimentare e dare solidità a soluzioni nuove, produttive, che diano risposte di lavoro e di inclusione e non che replicano servizi chiusi e per forza di cose istituzionalizzanti”.
Un progetto che dalla carta passa alla realtà, che atterra a Castel del Piano con gusto, passione e con bellezza. “Mi ha colpito molto la frase – dichiara Daniela Monni della Fondazione Perugia – “Dai ad ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita”. È un po quello che attraverso la Fondazione cerchiamo di fare in questo cammino che abbiamo intrapreso negli ultimi anni, che è quella non soltanto di finanziare i soggetti del territorio, ma anche di accompagnarli, stimolarli a crescere. Vedere oggi questo posto organizzato in questo modo, con questi materiali, con questa cura, davvero ci dice che è una scommessa dove non ha vinto, Relegart, non ha vinto Fondazione, ma l’ha vinta la comunità”.
La sfida della cooperativa si rinnova ogni giorno, ed è per questo che l’inaugurazione si è conclusa con un invito “Visitate il nostro Laboratorio, la nostra Bottega ricca di prodotti realizzati a mano e con valore aggiunto. Questo valore non va sprecato, anzi ricercato perché è prezioso, come è prezioso il sostegno di ognuno.Venite a sentire l’odore della pelle e della colla e come viene lavorata dalle persone disabili”.
Presente anche l’amministrazione Comunale con l’Assessore Edi Cicchi che ha chiosato “La sensazione è duplice perché, da una parte siamo molto contenti di questo sogno realizzato, dall’altra ci dispiace un po perché perdiamo un pezzo bellissimo nel nostro centro storico, in un luogo che era conosciuto da tutti proprio per i suoi 40 anni di storia. Con loro abbiamo fatto un laboratorio socio occupazionale dove sono stati inseriti cinque ragazzi e di questi uno verrà assunto, che è uno degli scopi dell’attività che fa l’Amministrazione Comunale:quello di fare la leva sulle capacità delle persone per valorizzarle”.