Perugia, scoperta la truffa del “cash trapping” al bancomat: la finanza denuncia due persone
Un finanziere libero dal servizio ha notato un’anomalia allo sportello bancomat dove stava facendo un prelievo ed ha allertato i suoi colleghi del comando provinciale di Perugia che sono così riusciti a sventare un’attività fraudolenta posta in essere ai danni dei cittadini, denunciando due persone. Il finanziere aveva cercato di prelevare allo sportello dell’ufficio postale di via Settevalli a Perugia, rilevando una anomalia nella fessura di erogazione, dove era stato installato un congegno per catturare le banconote. Si era inoltre insospettito per l’atteggiamento di una donna che sostava nelle vicinanze e di un uomo all’interno di un’autovettura parcheggiata nei pressi. Ha quindi allertato i colleghi impegnati nel servizio di pubblica utilità “117” che sono intervenuti. Dai controlli svolti è emerso che nel bancomat era stato effettivamente installato un marchingegno artigianale in alluminio, simile ad una molletta, cosiddetto “cash trapping” . I due sospettati, risultati essere di nazionalità romena, sono stati fermati per un controllo, perquisiti e trovati in possesso di banconote per circa 500 euro, di numerosi rotoli di nastro biadesivo e di un uncino. I due sono stati denunciati per furto aggravato e sono in corso ulteriori accertamenti. Il cash trapping (cattura banconote), spiegano le fiamme gialle, è una tecnica di manomissione degli Atm che consiste nell’inserimento, sulla fessura da cui fuoriescono le banconote, di un piccolo oggetto di metallo che trattiene le banconote. Il cliente all’atto del prelievo, pur notando sul monitor del bancomat la scritta che l’operazione del prelievo è stata correttamente eseguita, non riesce a prelevare le banconote che rimangono intrappolate all’interno. Una volta che il cliente si è allontanato, i ladri si recano rapidamente allo sportello, rimuovono la forcella metallica e recuperano i soldi.