Perugia, maltrattamenti e telecamere per spiare moglie e figlia: 40enne accusato di violenza sessuale
Avrebbe anche costretto la moglie a rapporti sessuali non consenzienti e sarebbe arrivato a posizionare in casa diverse telecamere per controllare la stessa donna e la loro figlia: un uomo di 40 anni, residente a Perugia, è stato per questo allontanato dall’abitazione di famiglia. Lo scorso 24 maggio, a Perugia, il personale della polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza con la quale è stata disposta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, emesso dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Perugia. L’uomo è indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate commessi ai danni della moglie e della figlia. La misura cautelare è stata adottata a seguito delle indagini svolte dalla squadra Mobile della Questura di Perugia, avviate a seguito della denuncia della donna di reiterate violenze psicologiche e fisiche, anche con aggressioni e percosse, che, nel tempo, aveva subito dal marito. Infine, nell’ultimo episodio avvenuto nel marzo scorso, l’uomo l’aveva costretta ad estinguere dei debiti contratti a suo nome, con versamenti per duemila euro. Dalle indagini è emerso che l’indagato, in più occasioni, avrebbe maltrattato la moglie e la figlia, instaurando un clima di tensione tale che la donna era stata costretta ad abbandonare, insieme alla figlia, l’abitazione coniugale per trasferirsi a casa dei genitori. La misura cautelare prevede l’allontanamento immediato dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai suoi familiari, alla loro abitazione e ai luoghi dagli stessi frequentati. All’uomo è stato anche vietato di comunicare con le vittime in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo.