Pillola abortiva, Speranza contro la Regione Umbria. Saviano contro la Tesei.
Nuove linee guida nazionali per evitare che avvenga quello che è successo in Umbria con la giunta Tesei. Il Ministro della Salute Roberto Speranza chiede un parere al Consiglio Superiore di Sanità affinchè l’aborto farmacologico possa essere fatto in day hospital, in ambulatorio senza giorni in Ospedale obbligatori. Tra lo stupore dei medici la giunta della Presidente Tesei ha cancellato la delibera precedente prevedendo, con un nuovo atto, l’aborto farmacologico solo per chi si fa ricoverare. Per i medici la decisione è incomprensibile soprattutto in un periodo di rischi a causa del coronavirus, dove i ricoverati potrebbero essere contagiati. ” Stupisce – afferma la sottosegretaria alla salute Sandra Zampa – la decisione della Regione Umbria di indicare in tre giorni di ricovero le condizioni per il ricorso alla IVG farmacologica “. Lo stesso Roberto Saviano ha definito la decisione della governatrice ” gravissima, irrazionale, irrispettosa, e che non riguarda la sicurezza delle donne, ma è l’ennesima picconata alla legge 194. Abortire con ostacoli diventa una vera e propria tortura”. Ricorda il professor Silvio Viale dell’Ospedale S.Anna di Torino: ” Chiediamo da maggio 2015 di eliminare la previsione dell’obbligo di ricovero, anche perchè non rispettato. Al nostro Ospedale applichiamo il Day Hospital “. Per la senatrice del M5S Emma Pavanelli ” oltre allo shock di dover rinunciare al parto si aggiunge anche il ricovero ospedaliero”. Per il senatore della Lega Simone Pillon la decisione della giunta Tesei è ” coerente con le linee guida del ministero”. La Presidente Donatella Tesei continua a sostenere che la sua volontà è ” di proteggere le donne, pillola abortiva si ma in sicurezza”. La decisione della maggioranza leghista dell’Umbria sta ormai diventando un vero e proprio caso nazionale , con un clima che con il passare dei giorni si fa sempre più caldo.