Pre-adottato il nuovo piano sanitario, si passa da 12 a 5 distretti. Ospedali: nulla cambia

E’ stato preadottato il nuovo piano sanitario regionale. Una preadozione fatta oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore Luca Coletto, che segna l’inizio di un percorso che si concluderà in Consiglio Regionale, come tutti gli atti di programmazione. Il nuovo piano, dal titolo “Umbria, la salute al centro”, prevede una riduzione dei distretti socio-sanitari: si passa da 12 a 5. ” L’obiettivo è quello di accorciare la catena di comando per rendere più agevole il governo”, ha detto l’assessore alle sanità Luca Coletto. Le aziende sanitarie, invece, restano quelle attuali: 4, di cui due ospedaliere (Perugia e Terni). A prima vista sembra che la giunta regionale abbia scelto la strada più semplice: tagliare i distretti, quindi il territorio, e lasciare la rete ospedaliera così come è oggi. Una scelta, anche alla luce dell’emergenza sanitaria in corso,  che lascia tanti dubbi. Per Coletto però non è così: ” Verrà rivista e ampliata la rete territoriale, privilegiando la costituzione di case e ospedali di comunità prioritariamente attraverso la riconversione delle strutture esistenti”. Una considerazione piuttosto generica che dice tutto e nulla. Di fronte ai bisogni, afferma la giunta regionale, sempre più ” complessi e articolati, anche a seguito dell’emergenza Covid-19, è necessario rafforzare la governance complessiva, puntando sull’integrazione delle politiche, dei servizi, degli interventi, delle risorse e sulla valorizzazione del capitale relazionale, al fine di accrescere la qualità della vita delle comunità locali. Obiettivo strategico della nuova programmazione regionale è quello di superare l’attuale frammentazione e settorializzazione, attraverso un rafforzamento della programmazione integrata”. Restano molti nodi irrisolti che riguardano: la rete dell’emergenza urgenza, rete ospedaliera, integrazione degli ospedali di Foligno-Spoleto, convenzione regione-università, integrazione aziende ospedaliere Perugia-Terni, razionalizzazione delle strutture complesse di Cardiochirurgia e Neurochirurgia tra Perugia e Terni, rapporti tra pubblico e privato. La sensazione, a prima vista,  è quella di trovarsi di fronte ad un piano scarsamente incisivo, che lascia le cose così come stanno. Nelle prossime ore se ne saprà di più. Almeno si spera.