Procura di Perugia, il Csm si spacca sul procuratore: tre voti a Cantone e due al procuratore aggiunto di Salerno Masini.
Da nove mesi la Procura della Repubblica di Perugia è senza Procuratore. Dopo molte riunioni la commissione per gli incarichi direttivi, presieduta da Mario Suriano ( della sinistra di Area) si è spaccata sul futuro Procuratore . Tre voti sono andati a Raffaele Cantone, l ‘ex presidente dell’ Authority anticorruzione: per lui hanno votato il Presidente Suriano, il laico di Forza Italia Michele Cerabona e il laico di M5S Alberto Maria Benedetti. Gli altri due voti sono andati a Luca Masini, procuratore aggiunto di Salerno. Ha votato per lui Piercamillo Davigo, leader di Autonomia e indipendenza avversario da sempre di Cantone. Con lui Loredana Miccichè di magistratura indipendente. Astenuto invece Marco Mancinetti di Unicost. A questo punto i due nomi andranno sul tavolo del Ministro Alfonso Bonafede che dovrà dare il cosiddetto “concerto”. Dopo sarà la volta del plenum che voterà per scegliere il nuovo Procuratore di Perugia. Alla luce del voto in commissione, almeno sulla carta, Raffaele Cantone è il favorito. La storia del plenum però insegna che ogni pronostico, soprattutto in presenza di un voto in commissione così stretto, è azzardato. Il plenum potrebbe ritrovarsi con una maggioranza diversa da quella che si è creata in commissione. Per Cantone sono sicuri i voti di Area (5), di M5S ( 3) e i due di Forza Italia. Davigo e i suoi tre consiglieri sarebbero per Masini, che può contare anche sui tre voti di Magistratura Indipendente e sui due laici della Lega. A fare la differenza saranno i voti di Unicost (3) e quelli del Presidente e Procuratore Generale della Cassazione, Mammone e Salvi. Più c ‘ è da tener conto del voto di Nino Di Matteo, che secondo indiscrezioni sarebbe intenzionato a votare per Cantone.