Rientrata in Italia la delegazione della FJJI reduce da Abu Dhabi
E’ rientrata in Italia la delegazione della FJJI che ha rappresentato il tricolore al JU JITSU WORLD CHAMPIONSHIP 2021 . Oltre agli atleti, la delegazione era composta dal Coach Paolo Palma, Crstian Minuto ( palermitano), Luciano Mazzè ( romano), Segretario Team Italia Raffaele Calzoni, dal presidente della FJJI Piero Rovigatti ( bolognese), dal DG Igor Lanzoni ( genovese) e dall’arbitro internazionale Francesco D’Agostino. (Foto allegata).
Questo il medagliere : dopo l’argento di Gaia Sandri anche Antonella Farnè, 24 anni, ha arricchito il medagliere tricolore con il secondo argento.
La bolognese, adottata dalla Invictus Perugia Ju Jitsu Academy A.S.D dove segue la preparazione con il Maestro Paolo Palma, giù campionessa italiana in carica nella specialità Fighting System Classe Adults, categoria 52 kg, plurimedagliata a livello internazionale, ha brillantemente superato le avversarie nei match preliminari; però si è dovuta arrendere in finale cedendo di misura contro l’avversaria francese, atleta di valore indiscusso. Ottimo risultato per Antonella , anche per l’ Invictus Perugia che ha sempre creduto nelle sue potenzialità, nel raggiungere il secondo gradino del podio al campionato mondiale di Jiu Jitsu presso l’Arena di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti).
Diversamente sfortunata è stata la prestazione di Andrea Calzoni. A causa di un trauma alle coste ( lato sinistro) a seguito di un forte contatto con l’avversario russo Maltsev, nonostante abbia ottenuto il punteggio in parità 6 a 6 alla fine dell’incontro l’avversario aveva un Ippon in più del perugino Andrea. Se all’incontro ci fossero stati 30 secondi in più contro l’ucraino e non avesse subito il trauma al tallone Andrea avrebbe potuto superare l’avversario e passare al turno successivo per giocarsi il bronzo , ma , purtroppo , con un duplice trauma l’atleta umbro non è stato nella condizione fisica di proseguire la gara e così ha dovuto gettare la spugna e concludere il mondiale. Mentre per Michele Bisciotti, nonostante abbia superato brillantemente le prime sfide è stato oggetto di interpretazioni arbitrali falsate, subendo un ippon inesistente aggiudicato, sul punteggio in parità 8 a 8, all’avversario belga. Per intenderci, per fare un “ippon” in seconda fase si deve sollevare l’avversario in modo tale da alzare da terra entrambi i piedi e ciò non è avvenuto. Con il successivo ripescaggio Michele Bisciotti ha proseguito a gareggiare per il bronzo, vincendo ben due incontri ma, al terzo, ha dovuto cedere contro l’ucraino Dorosh.