Sanita’, l’Umbria non ha speso 35 milioni del governo: ” Maglia nera”
“Trentacinque milioni di euro, stanziati dal Governo per il potenziamento del sistema sanitario regionale non sono stati spesi dalla Regione dell’ Umbria”. È la denuncia del capogruppo del Pd Tommaso Bori secondo il quale c’è anche l’ Umbria tra le Regioni inerti, segnalate in base ai dati del Ministero della Sanità, nelle quali non c’è stata la spesa delle risorse stanziate per far fronte al potenziamento del sistema sanitario. Per Bori l’ Umbria , anche in questo contesto, ” diventa una delle maglie nere in Italia”. Le risorse alle quali fa riferimento il capogruppo del Pd dovevano ” servire proprio al potenziamento e alla ripartenza e alla creazione delle condizioni per lo smaltimento delle liste di attesa”. Risorse accantonate , che giacciono ancora nei cassetti, che sarebbero dovute servire per far fronte ai ritardi registrati in questi mesi nella diagnosi e cura di altre malattie molto gravi. La relazione del Ministero della salute sottolinea, infatti, che a causa del Covid è stato diagnosticato il 10 per cento in meno di casi del cancro al polmone, il 25 per cento in meno di interventi per il cancro al colon e sono calate anche le operazioni per chirurgia dell’obesità. In poche parole significa che in questo periodo di emergenza sanitaria in molti si sono salvati magari dal Covid ma rischiano di morire di altre malattie gravi diagnosticate in ritardo. ” Stando a quanto riferito dal Ministero della salute – dichiara Bori – risultano accantonati 35 milioni di euro. Un fatto grave , se accompagnato al fatto chd Regioni limitrofe ,come la Toscana, o per esempio l’ Emilia Romagna, risultano aver speso tutto quanto a loro disposizione. Qual è il motivo secondo il quale la nostra Regione non ha speso questi soldi ? In Umbria non esistono esigenze da risolvere e aspetti da potenziare ? O in Umbria mancano le idee e la capacità di programmazione? Chiediamo una risposta ad un legittimo dubbio, che gli umbri hanno il diritto di veder chiarito”.