“Sanità svenduta ai privati”: cittadini in balia delle mancate scelte

“Sanità svenduta ai privati e cittadini in balia delle mancate scelte di chi ci governa da cinque anni e non ha saputo fornire le risposte che gli umbri si aspettavano”. La denuncia arriva dalla capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Simona Meloni. La quale evidenzia “come il subappalto della sanità sia ormai compiuto, con l’aggravante elettorale: è palese infatti l’accelerazione di questo processo che procede con sempre più prepotenza”. La meloni spiega che sono ormai “sempre di più” le segnalazioni dei cittadini umbri che quando si informano sullo stato delle prese in carico delle prenotazioni “scoprono con grande stupore che le prestazioni sono state spostate nei centri convenzionati senza alcun preavviso e con appuntamenti da questi centri fissati, senza possibilità di essere spostati se non dai centri convenzionati medesimi”. La verità, fa notare Meloni, è che i cittadini “rinunciano ad andare nei centri convenzionati a distanza di mesi lontano da casa”. Una denuncia forte che mette in evidenza il circuito che si è realizzato con lo smantellamento della sanità pubblica. ” I numeri delle manifestazioni d’interesse con cui le Usl cercano di acquistare prestazioni – aggiunge – sono impressionanti: più di 40 mila analisi e visite arretrate non sono numeri ma storie di cittadini e che dopo cinque anni la destra non abbia di meglio che acquistarle dai privati risulta grave”. Proprio per questo, la presidente del gruppo regionale del Pd arriva alla conclusione più naturale: “E’ il risultato emblematico dell’incompetenza di questo governo regionale di centrodestra”. Una gestione, rincara Meloni, dove il cittadino “diventa un numero e non una persona e dove chi non si può curare, rinuncia a farlo”. Conclude Meloni: “Questa è la sanità modello di cui si vanta la destra e la giunta regionale dell’Umbria”.