Sereni e Laureti nella nuova segreteria Schlein: chi sale e chi scende nel Pd umbro
La segreteria Schlein è fatta: 21 membri, metà donne e due umbre. Una decisione – ha confessato la Schlein – che arriva dopo mesi “complicati sia professionalmente che per la vita privata”. Una scelta che però sta già suscitando malumori e critiche interne. In molti ci intravedono il tentativo di valorizzare principalmente il suo “cerchio magico” e di voler tenere le redini del gioco. Restano fuori dalla segreteria sia Base riformista di Lorenzo Guerrini che i Giovani Turchi di Orfini. Chi non l’ha presa bene è Gianni Cuperlo che denuncia la scarsa attenzione alla “ricchezza delle differenze”. Per l’Umbria sono entrate in segreteria la spoletina Camilla Laureti e l’intramontabile Marina Sereni. La prima si occuperà di Politiche agricole e alimentari, la seconda di sanità. Due dipartimenti di secondo livello senza particolari competenze rispetto alle deleghe assegnate. Niente rinnovamento e, più o meno, lo schema di sempre. Resta fuori dalla segreteria, dopo essere stata esclusa clamorosamente anche dall’Assemblea nazionale, Sarah Bistocchi, capogruppo Pd al Comune di Perugia e grande sostenitrice della Schlein. La neo segretaria ha preferito l’usato sicuro al ricambio generazionale. Una scelta che ha lasciato nel Pd umbro malumori e perplessità, soprattutto tra i sostenitori della Schlein. Un assetto che inciderà sugli assetti futuri dell’Umbria e i prossimi appuntamenti elettorali. Dalla nuova segreteria emergono tre indicazioni: con l’accoppiata Sereni-Laureti i democratici umbri dovranno comunque fare i conti; il partito umbro sarà monitorato e condizionato dalle scelte romane; da oggi scende il peso politico dei due parlamentari tifernati, Anna Ascani e Valter Verini.