Si riapre tutti il 3 giugno. L’indice Rt dell’Umbria risale ma tutto ok.
Il 3 giugno si tornerà a circolare liberamente tra una regione e l’ altra. L’Italia si rimette in movimento, compresa la Lombardia. Un segnale di ripresa importante sotto il profilo economico, a cominciare dal turismo. L’ indice di trasmissione del virus, noto come Rt , è quasi ovunque al di sotto dell’ unità. Significa che il Sars-CoV-2 ha un basso livello di contagio, non minaccia di moltiplicarsi in modo esponenziale . Sono i dati dell’ultimo report di ieri , quelli della settimana tra 18 e 24 maggio e vengono definiti incoraggianti. Però occorre sempre molta prudenza perché l’ epidemia non si è spenta. Il trend è buono ma il virus continua a circolare, non può per nessuna ragione essere abbassata la guardia. La Basilicata è la prima regione ad aver raggiunto lo zero. E l’Umbria? L’indice Rt dell’ Umbria oscilla ancora , risale, ma non preoccupa più di tanto. Nella settimana dal 18 al 24 maggio è risalito a 0,94; quello della settimana precedente era 0,53. La Lombardia ha un Rt di 0,75, il Piemonte di 0,5, il Veneto 0,65. L’unica situazione non in linea con la media nazionale è quella del Molise , dove l’Rt è a 2,2. Ma per le regioni piccole , come Umbria e Molise, vale il ragionamento fatto dallo stesso Istituto Superiore di Sanità: quando il numero dei casi è molto ridotto possono essere rilevati indici temporaneamente superiori all’ unità a causa di piccoli focolai che incidono sul totale regionale senza che questo rappresenti un elemento preoccupante. Sono gli scherzi della statistica. Ma vale anche per l’Umbria il richiamo di Brusaferro: il virus non è sparito.La Presidente della Regione Donatella Tesei ieri sera ha stabilito che da mercoledì 3 giugno potranno ripartire altre attività. Tra queste ci sono la somministrazione nei circoli ricreativi e culturali, i Centri benessere, le aree gioco e divertimento comprese le giostre. Inoltre riapriranno le scuole di musica, di danza, di fotografia e di lingue. Sempre dal 3 giugno ripartirà l’ attività formativa di tirocini curriculari, le attività in laboratorio.