Tagli ai Comuni, sindaci dell’Umbria contro il Governo e il silenzio dell’Anci
Ai comuni umbri vengono tagliati i fondi e l’Anci resta in silenzio. Per questo oltre 40 sindaci umbri chiedono al presidente dell’Anci Umbria di convocare urgentemente l’assemblea di tutti i sindaci della Regione. “Quando si ricoprono ruoli istituzionali con particolare riferimento ai sindaci – scrivono in una nota – nessuno può sentirsi di parte poiché rappresentante di tutti i cittadini delle proprie comunità, per questo ci preme sottolineare come in questi anni, a prescindere dall’estrazione politica dei Governi nazionali e regionali di turno, i sindaci in Umbria, come in Italia, abbiano sempre tenuto un atteggiamento fortemente critico nei confronti di tutti i provvedimenti che andavano a colpire il ruolo e le funzioni degli enti locali, senza distinzione di appartenenza politica o partitica”. I quaranta e più sindaci dell’Umbria spiegano che non ci sono “Governi amici” quando vengono fatte scelte che penalizzano la comunità umbra. “Il nostro ruolo istituzionale – aggiungono – ci impone di guardare gli effetti delle scelte che vanno, senza dubbio alcuno, a detrimento della possibilità di intervento, soprattutto quando i medesimi vanno a tagliare la spesa corrente. Continueremo, pertanto, insieme a migliaia di sindaci di tutta Italia a portare avanti le ragioni non di una parte ma delle nostre comunità. Oggi come nel passato – si sottolinea ancora – si tornano a tagliare risorse ai Comuni perché questo è sancito nero su bianco nei provvedimenti del Governo e così come avvenuto in passato con altri Governi ci batteremo affinché ciò non accada, perché ce lo impone il nostro ruolo istituzionale”. Per i sindaci “tacere di fronte a tutto ciò, o peggio ancora farne uno sterile ed inutile strumento di battaglia politica, arrivando a paventare che chi contesta i tagli sarebbe meno virtuoso di chi non lo fa, è quanto di più sbagliato e goffo si possa fare. Per quanto ci riguarda continueremo la nostra battaglia su scala regionale e nazionale, per fare in modo che questi provvedimenti vengano rivisti, così come daremo il nostro contributo in tutti i territori alla campagna “Una firma per l’Italia contro l’autonomia differenziata: unita, libera, giusta”. La nota è firmata da 44 sindaci, fra i quali la neo eletta sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, e la prima cittadina di Assisi, Stefania Proietti.
Il presidente di Anci Umbria replica alla nota sottoscritta da alcuni Sindaci – “Apprendo con grande stupore il comunicato stampa di alcuni Sindaci chiaramente di centro-sinistra in merito alla mia presunta mancanza di volontà di affrontare il tema urgente, delicato e grave del taglio dei fondi di Bilancio”. E’ quanto dichiara Michele Toniaccini in merito alla nota sottoscritta oggi da alcuni Sindaci ed inviata alla stampa.
“Tengo a precisare – prosegue – che non solo non è pervenuta dagli stessi nessuna richiesta ufficiale di convocazione dell’Ufficio di Presidenza Anci Umbria né tanto meno del Consiglio Direttivo o dell’assemblea per trattare la questione, ma che gli ultimi tre uffici di Presidenza da me convocati sono andati deserti per mancanza del numero legale per le numerose assenze anche di alcuni di quei Sindaci che hanno sottoscritto il comunicato, impedendomi di porre la questione specifica fra le comunicazioni del Presidente.
Mi auguro che questi Sindaci così solerti da prendere posizione sulla stampa e sui social, magari ad uso elettorale, lo saranno altrettanto nelle sedi istituzionali ed associative per trattare anche altri temi importanti che interessano i nostri cittadini e le nostre comunità.
In questi anni ho sempre svolto il mio ruolo ispirandomi alla massima correttezza ed imparzialità ponendo al centro della mia attività la difesa delle Amministrazioni comunali e dei Sindaci, primo livello istituzionale e baluardo delle nostre comunità a prescindere dal colore politico del Governo del momento e continuerò a farlo fino all’ultimo giorno del mio mandato.
Sarà mia premura – conclude – convocare subito l’ennesimo incontro Anci Umbria con la speranza di affrontare tutte le problematiche in maniera serena come abbiamo fatto in tante occasione privilegiando l’unità e la condivisione che ci ha distinto anche nei momenti più bui e difficili dell’emergenza sanitaria”.