Tre medici di famiglia umbri a processo per false esenzioni dal vaccino Covid

Tre medici di famiglia dell’Usl Umbria 1 sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aver falsamente certificato le condizioni di salute di alcuni pazienti per raggirare l’obbligo di vaccinazione anti-Covid. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Perugia, Margherita Amodeo. Uno dei tre è stato accusato di omicidio colposo per la morte di Franco Trinca, il biologo deceduto a Città di Castello e conosciuto per le sue posizioni no-.vax. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini, sarebbero stati una cinquantina i certificati falsi. I tre medici hanno sempre dichiarato la loro innocenza sottolineando che i pazienti presentavano condizioni compatibili con l’esenzione dalla vaccinazione. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 13 novembre. Il reato ipotizzato per i tre professionisti è quello di falso ideologico.  I medici sono difesi dagli avvocati Maria Mezzasoma, Roberto Mastalia, Fabio Fedeli ed Iveta Marinangeli.